MONDRAGONE. Stavolta il dirigente Catanzano si è superato: proroga la ditta di pulizie per un tempo uguale al vecchio appalto. Leggete la motivazione per ridere o per piangere

6 Novembre 2018 - 19:00

MONDRAGONE(g.g.) Non sai se ridere o piangere, in questo caso ridere decisamente, quando leggi certi atti amministrativi erogati dai sempre estrosi dirigenti dei nostri comuni, (che Bassanini dovrebbe venirci a Caserta per capire il disastro che ha provocato la sua riforma che lui fece sulla scorta dei suoi studi e sulle sue frequentazioni francesi, dove c’è l'”Ecole” per i dirigenti dello stato, simile ad un’accademia militare), dicevamo, quando leggi certi atti, il sorriso esce fuori e sovrasta anche l’indignazione per una disinvoltura nella gestione della cosa pubblica, del danaro pubblico che meriterebbe di essere punita con delle torture corporali.

La vicenda è quella della proroga di un anno e mezzo all’impresa di pulizia Cassaro Servizi Integrati di Agrigento che da circa due anni svolge questo servizio per il comune di Mondragone.

Attention, please, nel 2015 partì una procedura che attraverso il sistema ortodosso del MEPA portò all’affidamento di questo servizio per un anno e mezzo, scadenza marzo 2018. Da allora ad oggi, nonostante non ci fosse alcun contratto vigente e nonostante l’impresa non avesse il titolo per aver vinto una gara d’appalto, ha continuato a svolgere il servizio incassando il corrispettivo.

Mo’, uno pensa, va bè, le solite cose alla casertana: 6 mesi in più e vai col tango…

No, non finisce qui perchè il 29 ottobre scorso con determina a firma di un autorevole figlio della legge Bassanini, cioè l’istruttore Salvatore Catanzano, allievo del professore Vincenzo De Lisa, il comune ha prorogato l’incarico per un tempo pari a quello dell’appalto. Insomma, mentre nel 2016 l’azienda di Agrigento aveva cominciato a lavorare per il comune, grazie ad una procedura di affidamento prevista dalla legge, oggi acquisisce la titolarità per lo stesso tempo, con una proroga del signor Catanzano.

Beh, qua veramente ci vuole una gran pazienza e un disincanto per non prendervi a parolacce. Un anno e mezzo, più i 6 mesi infra temporali, fanno due anni, frutto di una decisione unilaterale di proroga, considerato un istituto tecnicamente criminogeno dai magistrati inquirenti e dai giudici, oltre che dall’autorità nazionale anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone.

Però non avete ancora letto la spettacolare motivazione che vi serviamo in coda a questo articolo: “attualmente non è stata avviata la Rdo sul mercato elettronico per la pubblica amministrazione al fine di individuare un operatore…“.

Scusi, Catanzano, si è scassato il computer? L’ufficio Mepa del ministero dell’economia è crollato o è stato travolto da una piena del Tevere di cui non ci siamo accorti?

Stavolta, Catanzano, non ci fermeremo qui. Perchè vogliamo essere anche un pò flessibili, ma onestamente quando è troppo, è proprio troppo.

 

QUI SOTTO IL TESTO DELLA DETERMINA