Morto in un cantiere il giorno dopo il compleanno, due indagati per la morte di Stefano Alborino
7 Maggio 2025 - 12:43

Secondo le prime risultanze investigative dei carabinieri della compagnia di Caivano e della stazione di Frattamaggiore, il 47enne non aveva regolare contratto di lavoro
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ORTA DI ATELLA – Due avvisi di garanzia sono stati notificati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Napoli Nord, guidata dal procuratore Annamaria Lucchetta, in merito alla tragica morte di Stefano Alborino, 47 anni festeggiati appena il giorno prima dell’incidente, residente a Orta di Atella, sposato e padre di due figli. L’uomo ha perso la vita lunedì scorso precipitando da un ponteggio alto circa dieci metri, allestito nel cortile di un edificio in via Padre Mario Vergara, a Frattamaggiore, dove lavorava in nero, senza alcun contratto.
I destinatari delle misure sono il titolare della ditta edile
Le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Caivano e della stazione locale di Frattamaggiore, hanno fatto emergere gravi irregolarità nel cantiere, in particolare riguardo la stabilità e la corretta installazione delle impalcature. Secondo le prime ricostruzioni, solo una parte del ponteggio sarebbe stata montata fino all’ultimo livello secondo le normative. L’altra metà, invece, presentava delle pedane posizionate solo fino al quinto piano, una delle quali – si apprende – era mal fissata e instabile.
L’autorità giudiziaria ha pure disposto il sequestro del cantiere di via Padre Mario Vergara, dove si stavano effettuando lavori di ristrutturazione della facciata di un palazzo, nel corso dei quali si è registrato l’incidente fatale. Il nome di Alborino si aggiunge a una lista sempre più lunga: è la dodicesima morte bianca in Campania da inizio anno.
La salma, intanto, si trova all’Istituto di Medicina Legale per l’esame autoptico