Muore nell’ospedale di AVERSA dopo due operazioni. Aperta un’inchiesta

9 Aprile 2020 - 09:53

FRIGNANO – (Lidia e Christian de Angelis) Aperto fascicolo sulla morte sospetta di Giuseppe Colella.

La vicenda drammatica di questo onesto padre di famiglia di Frignano, impiegato amministrativo presso una scuola, deceduto lo scorso 21 marzo, presso l’ospedale di Aversa, ha delle circostanze sospette, e la sua storia sta facendo il giro del web ed è stata ripresa dallo scrittore e giornalista Carmelo Abbate che lo ha inserito nella sua rubrica “Storie degli altri”: “La vicenda inizia il 5 marzo quando il signor Colella, padre di Oriana si sente male e la moglie chiede i soccorsi, niente di grave, solo un attacco di panico, si rilassi e torni a dormire, -gli dicono – Passano due giorni. Il padre accusa lo stesso malore, arriva l’ambulanza. Ha un infarto in corso, lo portano all’ospedale di Aversa e lo operano d’urgenza. Oriana lo raggiunge. Il medico la tranquillizza, suo padre non è in pericolo di vita. Oriana incrocia il suo sguardo sul lettino, lo saluta. A dopo papà. Passano 6 ore. L’operazione riesce. È il 13 marzo. Il padre di Oriana viene dimesso, per i medici sta bene, può continuare la convalescenza a casa. Oriana va a trovarlo, lo trova stanco, affaticato. Tempo due giorni e ha una crisi respiratoria. I medici riscontrano un’infezione dovuta alla prima operazione, devono aprirlo di nuovo. Oriana non può stare in ospedale a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, affida il padre ai chirurghi, va a casa, si attacca al telefono, aspetta. Ci vogliono delle ore, ma l’operazione, a detta dei medici, va a buon fine. È il 19 marzo. Oriana chiama il suo papà in ospedale, vuole fargli gli auguri. Lui è agitato, gli trema la voce, lei lo tranquillizza. Tra poco ci riabbracceremo. Passa un giorno. Il padre chiama la sorella di Oriana. Aiutami tu, non sto bene, continuo a suonare il campanello, ma nessuno arriva, figlia mia, se mi succede qualcosa, fammi fare subito l’autopsia. La sorella avvisa Oriana, è disperata, contattano l’ospedale, parlano con il medico. Calma, è tutto sotto controllo. Oriana scrive al padre, ma non riceve risposta. È la mattina del 21 marzo. Squilla il telefono. Il padre di Oriana, Giuseppe Colella è morto. Non si è sentito bene, ha cercato aiuto, ma il rianimatore non sarebbe arrivato in tempo. Oriana e la sua famiglia vanno dai carabinieri e presentano una denuncia. La magistratura apre un’inchiesta e dispone l’autopsia. Oriana sta aspettando i risultati. Suo padre non doveva morire così.

La vicenda è drammatica e la famiglia vuole giustizia, per un padre che poteva forse essere salvato e così non è stato, se ci sono negligenze o responsabilità la Magistratura di Napoli Nord farà chiareza, perdere un caro è già un dolore immenso, ma perderlo a causa di chi poteva salvarlo e ha sottovalutato la vicenda è molto peggio. Seguiremo la vicenda.