NOTA E FOTO. Pazzesco ieri sera a CASAL DI PRINCIPE: tutti ammucchiati e quel danno finanche peggiore del COVID

29 Novembre 2020 - 11:15

CASAL DI PRINCIPE (Gianluigi Guarino) – Beh, probabilmente, nemmeno in epoca pre-Covid si sarebbe riusciti a mettere insieme, vicine, inevitabilmente, coattivamente, irrimediabilmente abbracciate da una relazione obbligata con lo spazio materiale così com’è successo ieri sera nel centralissimo corso Umberto di Casal di Principe.

Va bene chiudere un occhio sulla manica un po’, anzi, un bel po’ più larga di questa zona rossa rispetto all’autentico, (quello sì) lockdown della primavera scorsa, ma quando si esagera si esagera. E purtroppo, siccome l’epoca è quella che è, siccome capita che a una massa di persone, purtroppo soprattutto giovani, non interessa un piffero di diventare gli autentici killer della loro identità, della carne della loro carne, del sangue del loro sangue, dei loro genitori, dei loro zii, dei loro nonni, se un popolo di autentici ignoranti delude quelli come noi che, al netto della canzonetta, crede o quanto meno, spera negli esseri umani, necessario strumento di affermazione e di allargamento della libertà di tutti gli abitanti del pianeta, allora non resta altro da fare se non percorrere il sentiero desolante della sconfitta ideologica del liberalismo, guardando alla legge e alla sua applicazione come unici strumenti di sopravvivenza.

Il fatto è che ti giri intorno e ti accorgi che neanche in quelli puoi sperare. Lasciamo stare carabinieri, poliziotti e finanzieri che hanno già una montagna di questioni da affrontare, ma tre o quattro vigili urbani che stazionassero e che prima di intervenire applicando l’estrema ratio delle multe, si dedicassero a convincere ‘sti ragazzi a osservare le regole del distanziamento, delle mascherine eccetera il sindaco Renato Natale, che, tra l’altro, ha anche affrontato personalmente i pericoli di questo virus, li poteva mandare sul posto.

Almeno tentarci, dato che il non averci neppure tentato ha causato un danno doppio: nuovi, probabili focolai di Covid e l’idea di una roba che chiamano legge, Stato di diritto, che, in realtà, sono scritti solo sulla carta. E a questo punto, non sappiamo più decidere se sia peggiore il primo o il secondo danno.