NOTTE DI PAURA. I genitori del consigliere sequestrati e rapinati in casa. Il racconto: “Venti minuti di indescrivibile terrore”

26 Aprile 2024 - 17:31

È proprio l’avvocato Andrea Boggia a spiegare l’accaduto

PIEDIMONTE MATESE – Sono sotto choc i genitori di Andrea Boggia, avvocato e consigliere comunale di Piedimonte Matese (candidato a sindaco alle ultime elezioni amministrative). Sequestrati e rapinati nella loro abitazione al confine tra Piedimonte Matese e San Potito Sannitico, marito e moglie hanno vissuto attimi di vero terrore, ed ora è il figlio a raccontarlo.

“Ieri sera (mercoledì, ndr) mia madre e mio padre sono stati sequestrati e rapinati in casa loro, con una cieca violenza, da vili deliquenti coperti da passamontagna; stranieri che, armati, li hanno aggrediti e tenuti, con infamia, sotto scacco. Violentati nel corpo e nella mente, sono stati per loro venti interminabili minuti di indescrivibile terrore nel luogo più caro che tutti abbiamo, le mura domestiche.

Solo per un fortuito caso, grazie alla loro incredibile lucidità, e a tanta tanta Protezione, l’efferato e inaccettabile crimine non ha avuto esiti ancor più drammatici.

Visto che si parla tanto di libertà, chiedetene oggi il significato ai miei genitori che, come tanti onesti cittadini italiani, sono stati privati di ciò che di più prezioso abbiamo, dentro la loro stessa amata abitazione.

Non è più tollerabile. Non possiamo più accettarlo. Ora basta.

L’appello a me stesso e a tutti è a intervenire subito, senza più dar spazio a buonismi e comprensioni, senza più esitare e farsi mettere il freno da chi difende ogni sorta di criminale, da chi giustifica, da chi minimizza, da chi blatera, da chi non mai avuto il coraggio delle scelte. Oggi non si è più complici, ma colpevoli. Possiamo e dobbiamo farlo, per riprenderci la dignità depredata.

Uniamoci

nell’appello. Nessuno è eroe, il rischio è troppo alto. Non deve ripetersi più, ma non reagite; chiediamo piuttosto tutti insieme che siano garantiti i nostri più sacri diritti. Solo così non saremo più da soli.

Da soli, mia madre e mio padre hanno difeso la Casa. Sono il mio esempio da sempre, per sempre.

E Casa e Famiglia non si toccano. Questa è la libertà da difendere.

Purtroppo non è vero che non c’è stato contatto. Grazie, è a questo punto fondamentale dare informazione. L’intera comunità è terrorizzata da questa escalation di violenza”.