CALCIO & VIOLENZA. La partita sfocia in rissa: 3 calciatori in ospedale con trauma cranico, match sospeso

5 Maggio 2024 - 09:20

I calciatori del Casapesenna avrebbero prima aggredito la terna arbitrale e poi i giocatori della squadra del Mondragone city.

CASAPESENNA/MONDRAGONE. Una rissa scatenata, pare, dalla seconda rete segnata dai padroni di casa del Casapesenna, che già conducevano il match per 1-0; gol che il guardalinee era, però, pronto ad annullare. I calciatori del Casapesenna si sarebbero, quindi, avventati prima contro la terna arbitrale, per poi aggredire i calciatori della squadra ospite.

La violenza inaudita si è scatenata ieri pomeriggio, nel corso del match tra le due squadre casertane, che metteva in palio la vittoria dei play off del campionato di Prima categoria. Nel corso della maxi rissa tre giocatori sono rimasti feriti e portati in ospedale con trauma cranico, mentre altri venivano medicati sul posto.

La sfida tra Casapesenna e Mondragone City ha assunto, dunque, i toni della violenza. A riferire l’accaduto il presidente del Mondragone city Alfredo Campoli. “I miei calciatori – ha spiegato – sono intervenuti per calmare gli animi e per difendere la terna arbitrale, ma si è scatenata la violenza. Non è possibile andare a giocare una partita di calcio e ritrovarsi con ragazzi colpiti alla testa e al volto che sono stati medicati e portati in ospedale. Io stesso sono stato minacciato”.

Questa, dunque, la tesi dei dirigenti del Mondragone. Il Casapesenna, invece, si difende: “Al minuto 13′ del primo tempo supplementare il Casapesenna con una splendida ripartenza segnava il 2 a 0 (come da video pubblicato sui social del Casapesenna). Nei festeggiamenti per la realizzazione del gol venivano fortuitamente a contatto il mister locale e l’assistente di linea, il quale subito richiamava l’attenzione dell’arbitro per fare espellere l’allenatore. Da quel momento dalla panchina del Mondragone si alzavano diversi dirigenti e calciatori che si avvicinavano al guardalinee credendo che avesse segnalato qualche irregolarità nel gol appena realizzato (trattavasi del secondo assistente, quindi nell’ altra metà campo e non era di sua competenza segnalare eventualmente il fuorigioco come volevano gli ospiti). In particolare un calciatore del Mondragone si avvicinava alla panchina locale con atteggiamenti non proprio amichevoli scatenando una rissa e provocando la sospensione della partita. Nella colluttazione hanno avuto la peggio alcuni calciatori ospiti”.

Ovviamente sono intervenute le forze dell’ordine (saranno loro a stabilire, filmati alla mano, quanto realmente accaduto sul campo) e la partita è stata sospesa. Il sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, ha espresso solidarietà al Mondragone City: “Il calcio è unione, passione e gioco. Deve essere inteso come strumento per costruire e non per distruggere. Purtroppo però non è sempre così. Questo pomeriggio infatti i nostri ragazzi sono stati aggrediti a Casapesenna mentre erano in campo a giocare la finale playoff contro i padroni di casa, certamente non un’accoglienza ideale per chi ama veramente questo sport. Saranno accertate le responsabilità da parte delle Autorità preposte ma è importante ribadire che simili episodi devono essere sempre condannati con forza e soprattutto devono essere respinti da parte di tutti”.