Nuovo clan Bidognetti: 90 anni di carcere chiesti per Girolama Schiavone, Alessandra Capoluongo e altri 7. TUTTE LE PENE

30 Ottobre 2018 - 11:19

PARETE (Ti.Pa.) – È stata pronunciata ieri la requisitoria del pubblico ministero della Dda di Napoli Maurizio Giordano al cospetto del gup che sta giudicando la maggior parte del gruppo criminale che, con “forze fresche” attinte dalla grande fucina camorristica del napoletano, puntava a restaurare il potere dei Bidognetti nell’area sud dell’agro aversano, a partire da Parete, dove erano stati storicamente egemoni.

Va ricordato, prima di entrare nel merito delle richieste, che questo gruppo aveva fatto scoppiare due bombe davanti ad altrettanti negozi di Parete, proprio per dimostrare che, da quel momento in poi, imprenditori e commercianti locali avrebbero dovuto fare i conti con questi interlocutori.

Dunque, dicevamo, rito abbreviato.

Ecco le richieste di condanna del pm: sette condanne e una sola assoluzione per Antonio Schiavone.

Due invece le persone che hanno chiesto il patteggiamento: Alessandra Capoluongo, moglie di Michele Bidognetti, e Girolama Schiavone, figlia di Antonio Schiavone (le due donne sono accusate di ricettazione).

 

ECCO LE RICHIESTE DI PENA PER GLI ABBREVIATI:

14 anni per Michele Bidognetti, fratello del capoclan Cicciotto ‘e Mezzanotte;

20 anni per Massimo Perrone, vero braccio operativo e “capo militare” del gruppo; 

7 anni per Antimo Di Donato (oggi collaboratore di giustizia) difeso da Giuseppe Tessitore. Di Donato fu costretto a scappare dalla Campania dopo essersi insubordinato a Perrone e, una volta riparato da sua sorella, ha deciso di pentirsi.

14 anni per Emanuele GattoGaetano Celeste e Vittorio Giarnieri.

7 anni per Luigi Moschino (oggi collaboratore di giustizia).

La sentenza è prevista per dicembre.