Nuovo impianto dei rifiuti dei Sorbo. Questa volta i giudici gli danno ragione

7 Aprile 2023 - 17:23

TEANO (Pietro De Biasio) CasertaCe continua ad occuparsi della complessa vicenda dell’impianto di rifiuti pericolosi e non pericolosi in località Santa Croce della ditta GESIA Spa, impresa di proprietà della famiglia Sorbo di Casapulla, e come promesso, riferiamo che il Consiglio di Stato ha deciso di accogliere il ricorso presentato dalla ditta.

Come ricorderanno i nostri lettori, il Tribunale Amministrativo Regionale, con sentenza del 27 maggio 2022, aveva rigettato il ricorso proposto avverso il diniego di autorizzazione unica e aveva dichiarato improcedibile il ricorso proposto. Tuttavia, alla luce della recente decisione del Consiglio di Stato, la vicenda rimane aperta.

Secondo i giudici del Consiglio di Stato la motivazione resa alla fine della conferenza di servizi non è ritenuta adeguata per diverse ragioni, che potrebbero determinare l’illegittimità degli atti impugnati. In primo luogo, la motivazione non tiene conto della specifica competenza di Provincia e Comune nelle materie di tutela della salute pubblica e dell’ambiente. In secondo luogo, la motivazione fa riferimento solo ad uno strumento urbanistico adottato ma non approvato, senza specificare le misure di salvaguardia. In terzo luogo, la motivazione fa riferimento a un possibile pregiudizio al paesaggio senza prendere posizione sulla effettiva sussistenza di una fascia fluviale di rispetto. Infine, non viene effettuato un giudizio di bilanciamento, nonostante tre Autorità di settore abbiano espresso un parere favorevole.

Il comitato NoImp, che si è opposto all’impianto di rifiuti dal principio, chiederà fatti concreti in merito alla questione e non più solo parole. La settimana prossima, si terrà un appuntamento con il sindaco Giovanni Scoglio, nel quale il comitato chiederà spiegazioni e informazioni sulla situazione attuale. La questione dell’impianto di rifiuti a Santa Croce è stata al centro di una lunga battaglia legale e di proteste da parte dei residenti e del comitato NoImp, che sostiene che l’impianto potrebbe rappresentare un rischio per la salute e l’ambiente della zona circostante. La recente decisione del Consiglio di Stato aggiunge un nuovo tassello alla vicenda, ma la situazione rimane incerta e delicata. Continueremo a seguire la vicenda e a fornire aggiornamenti sulla situazione.