OMICIDIO. Ammazzato a calci e pugni, condanna a 24 anni per il nipote
3 Luglio 2024 - 09:18
La Procura aveva chiesto l’ergastolo
CAPUA – Ritenuto responsabile dell’omicidio dello zio, condannato a 24 anni di reclusione. La sentenza, per Octavian Muntean, 43 anni rumeno, accusato di aver ucciso lo zio Petru Muntean, 62 annni, avvenuto il 1 luglio del 2022, esattamente due anni fa all’interno dell’ ex campo sportivo di via Giardini a Capua, abbandonato e in disuso, è stata pronunciata nella giornata di martedì dalla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello (a latere Honoré Dessi).
Il pubblico ministero Ricciardiello, nella sua requisitoria, aveva invocato l’ergastolo contestando all’imputato varie aggravanti riconosciute in misura equivalente alle attenuanti dai giudici che hanno inflitto 24 anni.
È stato il fratello, con cui viveva, a rinvenire il corpo ormai esamine tra un cumulo di spazzatura. Da quanto accertato dai medici legali la vittima sarebbe stata percossa selvaggiamente. Grosse ecchimosi hanno reso quasi irriconoscibile il suo volto. Calci e pugni con ogni probabilità. In grado di provocare lesioni interne risultate forse letali.
Suo nipote Octavian venne bloccato un mese mentre era in fila alla mensa della Caritas presso la stazione di Piazza Garibaldi a Napoli