OMICIDIO DI VIA VICO. L’assassino di Gennaro Leone chiede di scontare la pena ai domiciliari. Istanza respinta dalla Corte d’Assise
11 Maggio 2023 - 17:57
Lo scorso gennaio è stato condannato a 21 anni di reclusione.
CASERTA/SAN MARCO EVANGELISTA Lo scorso 11 gennaio Gabriel Ippolito veniva condannato dalla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, alla pena di 21 anni ed un mese di carcere per l’omicidio del 18enne Gennaro Leone, avvenuto in via Vico, a Caserta, il 28 agosto del 2021.
Ebbene, ad appena quattro mesi da quella sentenza, i legali di Ippolito hanno inoltrato ai giudici sammaritani l’istanza per l’ottenimento degli arresti domiciliari per il loro assistito. La richiesta degli avvocati Angelo Raucci e Michela Ponticelli però, proprio oggi, è stata rigettata dalla Corte d’Assise.
Istanza respinta, dunque, e sulla quale la parte civile – ovvero i genitori ed i fratelli del giovane assassinato durante la movida – aveva espresso, ovviamente, parere negativo, attraverso gli avvocati Alfredo Plini e Alberto Tartaglione, che hanno assistito i familiari della vittima durante la lunga fase del dibattimento in primo grado.
Tra l’altro, come abitazione in cui scontare la pena, i legali hanno indicato, nella loro istanza, la casa del fratello di Gabriel Ippolito (maddalonese di origine, residente a Caivano); ovvero la casa di colui il quale sferrò il primo pugno al giovane di San Marco Evangelista. Da quel pugno scaturì la rissa nel corso della quale Gabriel sferrò la coltellata, risultata poi mortale, al povero Gennaro. Per il momento, quindi, colui che in primo grado è stato ritenuto colpevole della morte di Gennaro Leone resta in carcere dove continuerà a scontare la sua pena, in attesa dell’Appello.