OMICIDIO OTTAVIANI. La figlia in aula: “aveva paura di essere ammazzato “

6 Marzo 2024 - 10:22

Le figlie dell’imprenditore testimoni al processo

DRAGONI – Si è celebrata, ieri, dinanzi alla Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello, l’udienza a carico di Alfredo Carini e di Cataldo Antonio Russo, entrambi accusati dell’omicidio di Sandro Ottaviani, imprenditore di Dragoni: escusse le figlie della vittima.

Quando papà è scomparso ho subito pensato che Carini lo avesse ucciso. Lui mi confessò che voleva ucciderlo”. E’ quanto dichiarato dalla figlia Alessandra che ha poi aggiunto: “ Papà mi diceva che era pericoloso e senza scrupoli. Per questo voleva vendere in fretta quell’immobile, magari anche svenderlo, e che Carini uscisse dalla sua vita“. Un giorno mi venne a prendere all’università e passammo nei pressi del capannone , gli chiesi come stesse andando la trattativa. Mio padre sospirò e mi disse: ‘Ormai mi vuole uccidere’. Mi spaventai molto”, ha detto in lacrime rispondendo alle domande del pubblico ministero Iolanda Gaudino. 

La donna ha anche svelato minacce con la pistola che in passato sarebbero state rivolte sia al padre sia al nonno.

Altra questione al centro dell’udienza le presunte minacce rivolte da Cataldo Antonio Russo, anche lui imputato insieme ad Alfredo Carini, sempre nei riguardi di Alessandra Ottaviani ,durante un confronto in procura nel 2013 quando la giovane viene sentita dal pubblico ministero Dongiacomo in un confronto con Russo. “Mi

disse a bassa voce: ‘Sei giovane, cosa dici?’. Mi sono agitata molto per questo, l’ho vissuta come una minaccia. Non dissi nulla perché ero spaventata”. La circostanza è stata confermata anche dalla sorella Maria Rita: “Mia sorella mi raccontò di essere stata intimorita”. 

Si torna in aula a metà aprile per l’escussione di altri testimoni