Ops! Che sfortuna. Un’altra procedura aperta deserta. E la Gisec da altri 482 mila euro ai soliti di Villa Literno

11 Aprile 2019 - 17:35

CASERTA (l.v.r.) – Ci dispiace. Non lo diciamo tanto per dire, siamo davvero costernati. Anche perché il denaro di cui vi andremo a parlare è il nostro, il vostro, quello degli stessi dirigenti e amministratori di Gisec. Nella rettifica (LEGGI QUI) inviataci dall’azienda che si occupa della gestione degli impianti di rifiuti in provincia di Caserta, viene specificato che l’affidamento da quasi mezzo milione di euro alla Waste Solution di Pietro Ventrone (arrestato da poco ndr.), sarebbe avvenuto a causa di una procedura andata deserta. Aggiunge la Gisec che, il 28 febbraio scorso, il contratto sarebbe stato sospeso. Noi ci vorremmo pure fidare ma non c’è nessun atto consultabile che dimostri la revoca alla società dell’imprenditore maddalonese.

Quello della Waste Solution è stato un caso, quindi. Non proprio se è vero com’è vero che negli ultimi due giorni ne abbiamo trovate altre due identici e per una società gestita da imprenditori che i lettori di CasertaCe ben conoscono. Parliamo della Fontana Service, membro di Cite, consorzio di cui fanno parte altri personaggi al centro dei nostri articoli, uno per tutti possiamo citare quel Carlo Savoia coinvolto anche nelle indagini della Dda sul mega appalto dei rifiuti a Caserta città.

Ieri vi avevamo parlato di un affidamento alla società della coppia Giuseppe Diana e Giovanni Fontana, insieme alla milanese EN.KI., con una “procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando” e un ribasso, rispetto alla base d’asta da 1 milione di euro, del 3,27%, per un importo definitivo di euro 965.004,20 e 20 centesimi. Oggi invece vi dobbiamo raccontare di un affidamento alla società della coppia Giuseppe Diana e Giovanni Fontana, insieme alla milanese EN.KI., con una “procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando“.

No, non avete letto male e non c’è stato un errore nella stesura di questo articolo. Stessa procedura, stesso compito, cioè il trattamento e lo smaltimento del Compost fuori specifica, contrassegnato dal codice cer 19.05.03 e addirittura stesse date di pubblicazione, scadenza e aggiudicazione del bando. Come se non bastasse, le aziende chiamate sono uguali sia per il bando che vi abbiamo raccontato ieri, sia per quello di cui scriviamo oggi (53 società invitate, 1 partecipante).

Potrete pensare ad un nostro errore, una lettura sbagliata delle (scarne) notizie dall’Albo Pretorio della Gisec, ma non è così. Il fatto che siano due affidamenti diversi viene dimostrato dal Cig: codice adottato in Italia per identificare un contratto pubblico stipulato in seguito ad una gara d’appalto. Due codici diversi, per due cifre diverse. Perché dopo i 965.004,20 € dell’affidamento di ieri alla Enki+Fontana Service, il bando che portiamo alla luce oggi fa sì che le due aziende possano spartirsi altri € 482.502,10. Arriviamo così a un totale di 1 milone di euro, 447 mila 506,3o euro

Per riassumere: due bandi diversi, due codici d’appalto diversi, una sola azienda partecipante su 53 invitate, un oggetto uguale e due cifre diverse. E’ chiaro che non sia un semplice colpo di sfortuna, come scrive la Gisec, quella della Waste Solution, visto che in pochi giorni ne abbiamo trovati altri due casi di bandi andati deserti, con un solo partecipante. La società in mano alla provincia dovrà spiegare a noi e ai lettori di CasertaCe questa situazione perché potranno pure parlare di una coincidenza, ma raramente l’universo è così pigro da crearne tre in fila.