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ORE 11 MICROSCOPIO CORONAVIRUS. Tutti i numeri di ieri della Campania, l’incremento del virus scende, ma siccome i dati di De Luca sono inaffidabili, meglio aspettare

4 Aprile 2020 - 10:29

Anche ieri il Governatore ha detto che i campani sono indisciplinati e scorretti, confermando implicitamente che se il virus non è esploso, è solo perché siamo stati più fortunati della Lombardia e non certo grazie alle sue ordinanze

CASERTA (g.g.) – Mah, sarà l’aria di Portici:  nel report di ieri, che comprendeva i  tamponi analizzati l’altro ieri, cioè
giovedì, l’istituto zooprofilattico  della Campania, che ha sede nella  cittadina alle porte di Napoli, aveva  sviluppato un dato di positivi pari ad  una percentuale superiore del 16%  rispetto ai tamponi sottoposti a  verifica. Nei giorni precedenti i numeri
erano stati anche maggiori, addirittura  una delle prime volte in cui lo studio  zooprofilattico era stato utilizzato  allo scopo (CLICCA QUI PER LEGGERE IL  NOSTRO ARTICOLO DI IERI SERA) di  smaltire la montagna di tamponi  accumulatisi e arrivati a varcare quota  1000, aveva tirato fuori un dato  inquietante del 60% di positivi sui test  effettuati.

Sarà l’aria, abbiamo detto. Certo è che  ieri, lo zooprofilattico ha quasi  archiviato l’epidemia dopo aver in  pratica annunciato nei giorni  precedenti, un vero e proprio sterminio  da febbre spagnola. I dati resi pubblici  alle 10 di ieri sera informano di 34
positivi su 588 tamponi. Dunque siamo  leggermente sopra al 5% con una  riduzione di 11 punti percentuali  rispetto a 24 ore fa.

Quel che è successo allo  zooprofilattico l’abbiamo raccontato  ieri sera nell’articolo del quale vi  abbiamo già consigliato il link.
Impauriti dai dati e forse consapevoli  di aver buttato via le prime due  settimane a far chiacchiere sui  bazooka, lanciafiamme e fucilazioni  sommarie, De Luca e la tripletta di  scienziati che lo affianca, cioè  il Postiglione, il Verdoliva e il Giulivo
hanno dato un contrordine: lo  zooprofilattico si allinea agli altri  punti di analisi e analizzerà solo i  tamponi di giornata. I 588 di ieri,  dunque, dovrebbero appartenere a questa  categoria di analisi. Poi, valli a  capire, voi avete conosciuto benissimo
De Luca in questi anni e soprattutto in  questi giorni. Vi sembra uno che elabora  la riflessione attraverso processi  logici, ponderati, non alterati  dall’emotività e dall’attitudine a  emozionarsi e ad esaltarsi solo per le  sue trovate, per le sue elaborazioni?

Per cui, niente di più strano che oggi  si cambi di nuovo metodo nell’esaminare  i tamponi. D’altronde, a questo punto,
la struttura statistica epidemiologica  della Campania è, come pure vi abbiamo  raccontato ieri sera, irrimediabilmente
compromessa, per cui non serverà ad un  tubo un domani per orientare delle  strategie di prevenzione che poco
augurabili, ma questo punto non  impossibili, nuove epidemie, per cui  ancora De Luca non avendo il problema di
un’opinione pubblica che prima di  valutare, si informa seriamente sulle  cose, potrà cambiare sistema anche ogni  10 minuti tanto il danno gravissimo lo  ha già fatto.

Un danno che non determinerà la stessa strage di morti, verificatasi in Lombardia e in altre regioni del Nord,  solo perché il volume strutturale e  iniziale del contagio in Campania, come  nel resto dell’Italia meridionale, è  stata nettamente inferiore a quello  delle regioni del Nord, dove ha  costituito una base per un  moltiplicatore del contagio enormemente  più alto rispetto a quello del Sud.

Per quanto riguarda il resto dei numeri,  niente di che. Al Moscati di Avellino  l’acuta emergenza, registratasi dal caso
di Ariano Irpino in poi, pare essersi  arrestata visto che ieri su 226 tamponi  esaminati, 12 sono risultati positivi.
Al Cotugno di Napoli, 27 positivi su 485  tamponi con una percentuale appena  superiore al 5%, per la prima volta  molto simile a quella dello  zooprofilattico.
Al Ruggi di Salerno, 21 positivi su 269  analisi. Al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta anche ieri 1 solo positivo su
74 tamponi, mentre nei due altri  ospedali Asl della provincia cioè Aversa  e Marcianise, il dato è più alto perché  su 165 tamponi praticati, 18 sono stati  positivi.

Ritornando a Napoli al primo policlinico  universitario, 11 positivi su 129  tamponi; all’ospedale San Paolo,  ugualmente 11 positivi ma con molti meno  tamponi esaminati, solo 52, rispetto a  quelli del Policlinico.  All’ospedale San Pio di Benevento, 30 tamponi di cui 1 positivo. Ritorna, dopo  la misteriosa pausa di ieri, l’ospedale  di Eboli con 9 positivi su 188 tamponi.
Se la Campania avesse fatto l’analisi  come si deve sin dal primo giorno,  sforzandosi come le altre regioni per  stabilire un metodo di controllo  epidemiologico credibile, i 151 positivi  di ieri, rappresenterebbero un dato
molto positivo a fronte dei 220 ed oltre  del giorno precedente. Invece, siccome si è lavorato alla carlona ci sono tante persone che non hanno avuto la possibilità di conoscere l’esito del tampone a dieci, 12 giorni di distanza dalla sua effettuazione, questa cifra, rapportata ai 2297 tamponi analizzati ieri, va presa con prudenza. Il totale complessivo dei positivi in Campania tocca quota 2828 che su 5 milioni e 800mila abitanti vale, in linea di massima, lo 0.05% a dimostrazione della inoppugnabilità del discorso volume iniziale dei portatori di contagio. E neppure De Luca può dire, imbrogliando un poco le carte, che il controllo dell’epidemia sia dovuta alle misure dell’internamento dei campani, perché ancora una volta, ieri sera, ha accusato i suoi corregionali di essere degli irresponsabili. Tanto irresponsabili da contestare di nuovo al Governo l’idea del passeggio tra un genitore e i suoi bambini, in quanto, ha detto, in un agglomerato urbano si creerebbe una grande densità di presenze fisiche e, aggiungiamo noi, siccome i campania, sono, come dice lui, sono irresponsabili, non rispetterebbero le distanze sociali, si metterebbero a ballare tutti la tarantella in strada, si bacerebbero e qualcuno, provato dalla lunga astinenza, si accoppierebbe pure in pubblica piazza. De Luca ha chiesto altri 300 soldati denunciando testualmente, sempre ieri sera, comportamenti inaccettabili in alcune dell’area della Regione. Per cui con una popolazione di quasi 6 milioni di abitanti, se oggi solo il 0.05% è stato contagiato dal Coronavirus, questo si deve solo ad un’immensa botta di culo che ha evitato al Sud la tipologia di assembramento e di conseguente trasmissione del virus in modo che questo potesse esplodere in maniera esponenziale, che si è invece verificata al Nord.

QUI SOTTO IL BOLLETTINO DELL’UNITA’ DI CRISI

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:

– Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 485 tamponi di cui 27 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 269 tamponi di cui 21 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 74 tamponi di cui 1 positivo;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: sono stati esaminati 165 tamponi di cui 18 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 226 tamponi di cui 12 positivi;
– Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 129 tamponi di cui 11 positivi;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 52 tamponi di cui 11 positivi
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 588 tamponi di cui 34 positivi;
– Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 30 tamponi di cui 1 positivo;
– Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 188 tamponi di cui 9 positivi.

Positivi di oggi: 151
Tamponi di oggi: 2.297

Totale complessivo positivi Campania: 2.828
Totale complessivo tamponi Campania: 21.534