OSPEDALE DI CASERTA. Il Tar boccia Carlo Marino, Biondi e Giovanni Natale. Stop ai lavori per il mega parcheggio

19 Giugno 2024 - 18:23

CASERTA – Il TAR Campania polverizza la procedura di variante urbanistica di circa 25.000 mq. Predisposta dall’Ing. Biondi e dall’Ing. Natale ed approvata dalla Provincia di Caserta, finalizzata all’ampliamento dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano su ricorso dei proprietari delle aree espropriate difesi dall’Avv. Luigi Adinolfi. Il Comune era difeso dal solito Avv. Caianiello. In pratica il Comune ha predisposto una variante che non ha retto alle bordate del ricorso. Per il TAR non è possibile trasformare vaste aree del territorio a piacimento del Comune senza VAS per creare parcheggi al servizio dei “camici bianchi”.

Ovviamente approfittando dell’iniziativa pubblica l’Ing. Biondi aveva anche approvato un project financing a favore di una società di Roma, Kintel s.p.a., su ben 18.500 mq. per realizzare un parcheggio a pagamento per 30 anni con tanto di albergo al posto di una scuola. Anche detto “scempio” urbanistico è stato posto nel nulla.

La Kintel torna a casa senza risultati. La cosa “comica” e che nelle more De Luca aveva realizzato sulle stesse aree l’Ospedale Covid mai entrato in funzione, che ora andrà restituito ai proprietari dei suoli ricorrenti, unitamente alle altre opere già realizzate dall’A.O., che aveva confidato sulla legittimità della procedura imbastita dall’Ing. Biondi e Natale e approvata dal Consiglio Comune con toni “trionfantistici”, totalmente annullata dal TAR per vizi macroscopici. Il TAR ha chiarito che le difese del Comune sono “eccentriche” e “assertive” se non apodittiche e rappresentato una “inammissibile valutazione sostitutiva delle prerogative decisionali dell’organo competente”. In poche parole, una procedura “colabrodo” che il Consiglio Comunale prima e Magliocca poi avrebbero fatto bene e non approvare. Conseguenza ne è che i lavori vanno da subito bloccati ed i suoli restituiti ai proprietari.