PALAZZETTO DELLO SPORT: canone di locazione più basso del 400%

31 Luglio 2024 - 11:45

No della minoranza che annuncia ricorsi in tutte le sedi

CASAGIOVE (Debora Carrano) – I consiglieri comunali dell’opposizione tornano a tuonare sulla questione del palazzetto dello sport, in particolare sulla possibilità che il nuovo bando per l’affidamento possa pregiudicare gli interessi del Comune e quindi di tutta la collettività. A firma congiunta, Francesco Moscatiello, Pina Mingione, Francesco Costanzo, Tina Petrillo, Cristian Gallo, Tommaso De Angelis e Pietro Menditto hanno infatti protocollato ieri mattina una comunicazione rivolta al sindaco Peppe Vozza, alla segretaria comunale Antonella Palermo, al dirigente è l’ufficio tecnico Nicola Di Rienzo, e per conoscenza a tutti i consiglieri comunali della maggioranza e alla presidente del Consiglio Michela Perrotta.

Di seguito il contenuto della missiva: “Il vigente bando per l’affidamento di anni 8 del Palazzetto dello Sport prevede un canone annuo a carico dell’affidatario pari ad euro 17.400,00.

Il precedente affidamento di anni 9 prevedeva, invece, un costo annuo per l’affidamento di circa il 400% in più (tra canoni e lavori straordinari) rispetto a quanto previsto dal vigente bando. 

Alla luce di tale notevole differenza, si rende necessario da parte degli scriventi consiglieri sollevare tale questione al fine di impedire che il prossimo canone sia sottostimato e che l’ente possa incamerare una somma eccessivamente minore rispetto a quanto previsto dal precedente e vecchio bando, con danno evidente per le casse comunali. 

Non può sottacersi inoltre che il bando attuale non tuteli minimamente le associazioni sportive e le società Casagiovesi che fino a poche settimane fa hanno utilizzato la struttura, tanto per attività agonistiche che non. 

Apparrebbe dunque corretto che, al prossimo soggetto affidatario, venga imposta la concessione della struttura alle realtà sportive casagiovesi che hanno utilizzato la struttura in campionati professionistici. 

Va inoltre segnalato che negli atti pubblicati (bando, capitolato, disciplinare di gara) non vi è alcun richiamo ad atti di indirizzo politico (delibera di Giunta Comunale), ritenuti secondo l’Anac e secondo la Giurisprudenza consolidata atti propedeutici e necessari rispetto ai successivi atti gestionali di competenza del Dirigente. 

Inoltre l’articolo 9 del vigente Regolamento di utilizzo dei beni comunali prevede una durata massima anni 6 per la concessione dei beni, mentre nel caso di specie la durata è stata determinata in anni 8. 

Si invitano e diffidano pertanto sia il Sindaco che il Dirigente preposto – ciascuno per quanto di competenza – a voler recepire il contenuto della presente e a procedere alla immediata revoca di tutti gli atti in essere relativi all’attuale bando di affidamento. 

In difetto di riscontro nel termine di giorni 5, si provvederà ad allertare le Autorità Competenti”.