Palestra bye bye. FRIGNANO rinuncia all’unica possibilità di avere un impianto sportivo coperto per la scuola elementare
27 Marzo 2025 - 19:00

Al suo posto un campo sportivo polivalente, ma nuove polemiche sono in vista
FRIGNANO (Federica Borrelli) – C’era una volta una palestra, che prima fu svenduta e poi abolita.
Giunge così, al suo epilogo definitivo, la storia della realizzazione di una palestra per la scuola elementare “Luca Tozzi” in via Primo Maggio. Al suo posto, dalle ceneri dell’ex refettorio, sorgerà invece una piazza pubblica con un campo sportivo polivalente all’aperto, ma nulla, tuttavia, che possa sostituire quello che sarebbe potuto essere un impianto adeguato per l’attività sportiva al chiuso dei bambini.
L’assenza di una struttura coperta, dedicata allo sport per i piccoli studenti del plesso, è una realtà che persiste dal lontano 2007, anno in cui l’amministrazione guidata dal sindaco Lucio Santarpia decise di concedere in comodato d’uso gratuito l’immobile – al tempo, appunto, una palestra – all’amico architetto Carmine Gambardella per l’insediamento del centro di ricerca Benecon. Una vicenda, che seppur risalente a ben vent’anni prima, ha nuovamente catturato l’attenzione del panorama politico locale con il proliferarsi di interrogativi sui pagamenti del canone dell’edificio – presumibilmente – non espletati negli anni dal professor Gambardella. L’alimentarsi di sospetti ha allertato anche i consiglieri di opposizione, che recentemente hanno deciso di portare il caso all’attenzione della Corte dei Conti.(CLICCA
Ma rientrando nel merito del nuovo progetto in itinere, si nota che l’unico spazio coperto previsto è una sala multifunzionale di circa 50 mq e con un’altezza di 4 metri; una stanza che potrà al massimo essere utilizzata per attività ricreative o eventi di bassa intensità, non certamente per lo sport. Inoltre, l’area all’aperto, che ha in programma anche la creazione di un bocciodromo, l’installazione di giostrine e di panchine con ricarica USB, prevede l’accesso principale dalla strada e stalli per il parcheggio; una scelta che riduce drasticamente la privacy e la riservatezza dei bambini.
Nonostante, in un recente comunicato stampa, l’amministrazione garantisca che durante l’orario scolastico l’intera area sarà riservata al solo utilizzo della scuola elementare, gli studenti potrebbero comunque trovarsi a praticare attività fisica sotto gli occhi di chi, semplicemente, passeggerà nei pressi della zona, dove per l’appunto è in corso la costruzione anche di una pista ciclopedonale.
Si può dunque sostenere che la struttura è in realtà a servizio della popolazione, più che degli studenti della scuola, che non avranno uno spazio per loro esclusivo e protetto. Saranno semplici ospiti di un’area che, molto probabilmente, sarà gestita da privati per il suo mantenimento. In questo contesto, i ragazzi avranno solo qualche ora a disposizione per svolgere attività fisica, senza la garanzia di un luogo adeguato e pensato specificamente per le loro esigenze, come ad esempio nella stagione invernale dove frequenti sono le intemperie.
Su questo aspetto, sono soprattutto le mamme degli alunni ad aver fatto sentire la propria voce contro il progetto. Con una petizione che ha già raccolto un centinaio di firme, i genitori chiedono la realizzazione di un’area chiusa, ad uso esclusivo della scuola. “Quello spazio deve essere riservato solo ai nostri figli, al chiuso”, dichiarano con fermezza ai microfoni di CasertaCe, non nascondendo il loro disappunto per la decisione di abbattere l’ex refettorio per trasformarlo in una piazza pubblica, invece di creare un ambiente al coperto dove i bambini possano praticare sport. Dello stesso avviso, sono i consiglieri di opposizione Vincenzo Mastroianni, Aldo Simonelli, Giovanna Alidorante e la consigliera indipendente Lucia Maisto, in procinto di presentare un’interrogazione consiliare sul tema.
Insomma, come più volte ripetuto, non ci sarà più una palestra per la scuola elementare “Luca Tozzi”. L’ennesima storia di promesse mancate e di scelte che hanno inciso sulla vita scolastica dei bambini, questa volta privandoli di una struttura chiusa adeguata per lo sport.
