PD DA OPERETTA. Franco De Michele “latitante”. Cimmino blocca tesseramento per Graziano, dopo i 60 mila euro avuti da Campania Bonifiche

4 Novembre 2019 - 18:30

CASERTA (g.g.) – Non si può biasimare, almeno guardando la cosa con l’angolo visuale degli usi e costumi locali, che poi è esattamente l’antitesi del nostro, il buon Emidio Cimmino per la disponibilità che sta dimostrando in queste ore, al cospetto dei desiderata di Stefano Graziano e (di riflesso) di Camilla Sgambato. Se uno ti consente, infatti, di intascare 60 mila euro in un anno solo per una non meglio precisata consulenza fornita nientepopodimeno che a Campania Bonifiche, su input del Consorzio di bonifica del Basso Volturno, in mano al segretario cittadino (o ex) del PD di Frignano Carlo Maisto, in pratica una protesi di Graziano, non è che gli puoi dire di no, rivendicando un’autonomia politica nell’esplicazione della funzione di segretario provinciale.

Oddio, il Partito Democratico è un bambino nato male e destinato ormai ad una breve vita. La tristezza di queste modalità e, diciamocela tutta, anche della disponibilità mostrata da Cimmino a prestarsi, amareggia soprattutto per quest’ultimo, persona da noi conosciuta come mite e fondamentalmente onesta.

Ma questo è. Per cui, qualcuno si stupisce che Cimmino abbia giustificato il blocco del tesseramento con il fatto che Franco De Michele, vice sindaco di Caserta, assessore ai lavori Pubblici ed Ambiente, nonché componente della Commissione di garanzia del PD, sia scomparso da un paio di settimane e non lo risponde al telefono.

Mah, forse ci siamo persi qualcosa e De Michele è latitante. In effetti, è una cosa organizzata in famiglia e va inquadrata nella guerra interna tra Graziano e Oliviero. D’altronde, De Michele fa parte di questa corrente e dunque si presta a non fornire le stravaganti spiegazioni del segretario, il quale, come noto da giorni, sta anche procedendo all’azzeramento dell’ufficio di Segreteria, nato dall’accordo, stipulato a suo tempo, proprio da Graziano e Oliviero, con quest’ultimo, il quale, passa per uno furbo ma in realtà non lo è, visto e considerato che era, al tempo, convinto che Cimmino fosse un segretario di garanzia equidistante, quando questi già aveva firmato il contrattone da 60 mila euro a Campania Bonifiche.

La dissoluzione di un partito che, badate bene, rischia grosso alle prossime Regionali, quando, nel caso in cui i 3 candidati e dunque la strada autonoma che 5Stelle percorrerà insieme a De Magistris, porterà alla sconfitta di De Luca che porterebbe ad un clamoroso “zero in casella”, con Graziano e Oliviero entrambi non eletti e fuori gioco. Vabbé che ne parliamo a fare, sono 7/8 anni che scriviamo cose sul PD casertano e, come si dice, abbiamo già dato e non poco, sin dai tempi della segreteria di Enzo Iodice e quella regionale del mitico Enzo Amendola, quindi cerchiamo di scrivere meno possibile, intervenendo su fatti penosi e imbarazzanti come questo.