Permesso premio per l’ergastolano Mauriello: uccise due carabinieri

5 Marzo 2022 - 18:05

SAN CIPRIANO (ti. pa) Boss dei casalesi, ergastolano, condannato in via definitiva per il duplice omicidio dei due carabinieri, Gangi e Pignatelli ha ottenuto permesso straordinario per far visita parenti per non aver più contatti con la criminalità. Il magistrato di sorveglianza di Napoli, ha accolto la richiesta di libertà di alcuni giorni per Francesco Mauriello 60 anni di San Cipriano, presentata dal suo legale, Avv . Domenico della Gatta.

Si tratta di un vecchio affiliato al clan dei casalesi, detenuto da circa 15 anni, per alcuni fatti di sangue.

Il provvedimento viene adottato in seguito alla decisione della corte costituzionale del 2019, la quale apriva le porte anche ai condannati per reati ostativi , non collaboranti e previa verifica della cessazione di collegamenti con la criminalità organizzata. Fu arrestato per i fatti del 04.12.1987 a Castel Morrone per duplice delitto nei confronti del siracusano Carmelo Gangi e barese Luciano Pignatelli. In cella pure finirono Antonio Basco e Pasquale Spierto. Il 4° componente individuato, Vincenzo Maisto nel frattempo è deceduto a seguito di agguato di stampo camorristico avvenuto il 15.12.1992 a S. Cipriano d’Aversa.
Tutti con sentenza di 1° grado emessa in data 25 giugno 2009 dalla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere  sono stati condannati alla pena dell’ergastolo. La sentenza è stata confermata dalla Corte D’Assise di Appello di Napoli in data 21 dicembre 2011 ed infine, in Cassazione il 13 gennaio 2012, diventando definitiva e irrevocabile.
Il caso è stato riaperto nell’anno 2000, sotto la direzione del Dott. Alessandro D’ALESSIO (all’epoca in servizio quale P.M. presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere grazie alla testimonianza di alcuni c.d.g. quali  Giuseppe Quadrano,  Dario  De Simone (elementi di spicco nell’organizzazione camorristica dei “DEI CASALESI”), Alberto Di Tella, e Giacomo Maisto, ma soprattutto alla caparbietà del magistrato titolare dell’indagine e degli inquirenti anche se sono rimasti dei lati oscuri di quella brutta storia.