Pesanti accuse contro il cardinale Crescenzio Sepe: “Ha insabbiato e coperto le accuse contro un prete pedofilo”
30 Settembre 2018 - 12:41
CARINARO – Sono giorni in cui, anche grazie all’operazione-verità promossa da Papa Francesco, si parla tantissimo degli abusi sessuali perpetrati ai danni di bambini e ragazzi da parte di sacerdoti pedofili.
Quello che ha popolato sempre i discorsi, le allusioni, il detto e non detto, il pettegolezzo attorno alle attitudini turpi di alcuni sacerdoti, diventa oggi fatto di cronaca, con molte vittime che vengono allo scoperto, sull’esempio di ciò che è avvenuto in Irlanda, meta di un recente viaggio del pontefice, con un focus pressoché esclusivo sulle tante vittime di abusi che quel paese conta solo perchè in Irlanda, a differenza dell’Italia, c’è stata un’opinione pubblica che ha spinto e che non ha voluto farsi “i fatti suoi”, anteponendo un malinteso senso di protezione verso la conservazione della tradizione del mondo ecclesiastico all’approdo alla verità.
Ora il Papa ha sciolto le briglie e in Italia sono in molti a chiedere giustizia, dicendosi vittima di abusi.
Uno di questi casi è esploso a Napoli, precisamente a Ponticelli, dove due persone, Diego Esposito e Arturo Borrelli hanno raccontato ai giornali, dopo averlo fatto con i magistrati, ciò che avrebbero subito da don Silverio Mura.
Il racconto di Esposito è raccapricciante: “Don Silverio era il mio insegnante. Io e la mia famiglia vedevamo in lui un punto di riferimento spirituale e morale. Per cui quando il pomeriggio in cui tutto iniziò, nè io nè i miei genitori trovato strano l’invito fattomi ad andare a casa sua. Arrivai e lui stava guardando il film ‘L’Esorcista’.
Ebbi paura, ma lui mi costrinse a guardarlo. Lo psicologo mi disse dopo che quello era il suo modo per intimorirmi e rendermi innocuo. Mi chiese di seguirlo in camera da letto. Avevo 13 anni e della cosa fui contento perchè così ero più costretto a guardare la tv. Spostò un divano per sbarrare la porta ad un eventuale visita della madre e della sorella e si stese sul letto“.
Il resto è immaginabile, ma è giusto declinarlo attraverso il racconto di Diego Esposito: “Cominciò ad accarezzarmi e mi baciò. Da allora in poi per tre volte alla settimana sono stato violentato da lui. Cominciai a sentirmi male e gli dissi che volevo raccontare tutta la verità ai miei genitori. Lui, per garantirsi il mio silenzio, mi regalò una piccola moto“.
Don Silverio fu spostato da Ponticelli a Pollena Trocchia, ma continuò ad insegnare ai ragazzi all’istituto alberghiero Russo di Cicciano e poi, dal 2014, addirittura, all’istituto Serao di Volla, a bambini delle scuole medie.
Lo scorso 17 febbraio la Santa Sede ha riaperto il suo caso, fermo da tempo nella congregazione della dottrina della fede, in attesa di altri elementi di prova.
Don Silverio è stato spostato al nord, ma c’è da pensare che con questo papa il vaticano andrà, con lui, fino in fondo.
Un’altra accusa sempre a lui rivolta, arriva, come scritto prima, da Arturo Borrelli, che ha pubblicamente dichiarato di aver subito abusi sessuali nel 1989, quando aveva soli 13 anni.
Borrelli ha iniziato a combattere, a manifestare la sua forte richiesta di giustizia. A papa Francesco non chiede solo che don Silverio venga impedito di far altro male, ma anche che il Pontefice rimuova al più presto il cardinale Crescenzio Sepe, che com’è noto è nato e ancora oggi risiede spesso a Carinaro.
Borrelli formula accuse pesantissime contro Sepe, colpevole, secondo lui, “di aver insabbiato tutto” e di aver coperto le turpitudini di don Silverio Mura.
“Non mi arrenderò – dichiara Arturo Borrelli – fino a che Papa Francesco non manderà via il cardinale Sepe. Questi non ha mai dato seguito alle mie denunce presentate dal 2010 al 2014, mi ha fatto perdere il lavoro e ha tentato di insabbiare la vicenda“.