Prima dice di essere uno di Schiavone e poi nega al processo. 50enne di AVERSA assolto dalle accuse
5 Febbraio 2020 - 19:06
AVERSA – Vincenzo Borrata, 50 anni, attualmente in carcere, aveva dichiarato di essere uno del gruppo di Carmine Schiavone, reggente ad Aversa e del quale era il capozona e fece anche dei nomi. Le sue dichiarazioni vennero inserite in un procedimento collegato, quello per le estorsioni che coinvolse Lama e Lieto, ma al momento di parlare Borrata ritrattò dicendo che non era vero quanto detto al sostituto procuratore e che in quel momento lui non stava bene. Borrata è finito sotto processo per quelle parole a Santa Maria Capua Vetere. In queste ore il giudice l’ha assolto dall’accusa di falsa testimonianza. Il giudice ha concordato con la tesi difensiva che evidenziava lo stato di timore nei confronti dei familiari che avrebbe potuto indurre Borrata a fare quelle dichiarazioni