PROCESSO KATIA TONDI. La ragazza andò dall’esorcista, maestro di don Michele Barone
24 Settembre 2018 - 18:16
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Stamattina nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere è stata celebrata una nuova udienza del processo per l’omicidio Katia Tondi.
Doveva essere ascoltato Nicola Tondi, fratello della vittima, ma questi si è avvalso della facoltà di non rispondere. Evidentemente non voleva confermare quanto detto in sede di sommarie informazioni alla polizia, ossia che, anche lui per tanti anni, non ha parlato con la madre per la sua troppa invadenza. Poi sono state sentite anche le 2 sorelle di Emilio Lavoretano, unico imputato, marito di Katia, che hanno provato a difendere il fratello, sostenendo che si tratta di un bravo ragazzo e che non lo hanno mai visto litigare con la moglie.
Nel corso dell’udienza è emerso dalle intercettazioni telefoniche registrate tra la mamma di Emilio e la sorella, che un giorno Katia fu portata con sua madre (da Emilio e dalla mamma di quest’ultimo) presso il Santuario della Madonna a Casapesenna, dove incontrarono Don Bruno (Mentore di Don Michele Barone e noto esorcista), nonchè padre spirituale della famiglia Lavoretano. Don Bruno, in quell’occasione, avrebbe cacciato dalla chiesa la giovane Katia.
Un’ultima novità è emersa sempre dalle intercettazioni: pare che il sacerdote avesse suggerito alla mamma di Emilio di bagnare tutti i vestiti del figlio con acqua benedetta. Inoltre il prete li avrebbe rassicurati dicendo che non dovevano meravigliarsi per ciò che era successo a Katia, perché lui gli aveva fatto capire che c’era qualcosa di strano. Il legale della la famiglia di Katia, l’avvocato Giordano, ha chiesto di ascoltare don Bruno per chiarire quanto emerso nell’udienza di oggi.