Professore pestato a sangue nel piazzale dell’azienda. Il giudice ha deciso: una condanna e due assoluzioni

15 Ottobre 2019 - 18:28

SANTA MARIA CAPUA VETERE/RIARDO – Una lite finita in un pestaggio: aggressione, violenza personale, lesioni volontarie e danneggiamento di un autovettura di grossa cilindrata. Questo il capo d’imputazione di cui rispondevano i fratelli Ciro Terry Perrella e Bartolomeo, nonche’ il figlio di Ciro, Tabacchino Enrico Iolli. Stamane udienza decisiva dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, giudice dottoressa Patrizia Iorio. Oggi era prevista la chiusura dell’istruttoria dibattimentale con l’audizione dell’ultimo teste, sentito, su richiesta del difensore di  Ciro Terry Perrella; richiesta che, nelle scorse udienze, era stata accolta dal Giudice Monocratico Iorio. La teste, la ex moglie di Ciro Terry Perrella , ha ammesso di aver avuto una relazione con la persona offesa, un professore di educazione fisica di Caserta, Erminio  Gisondi che si e’ costituito parte civile in questo processo assistito dall’avvocato Italo Madonna. La testimone Maria Luisa Iolli ha risposto a tutte le domande dell’avvocato Francesco Schettino, difensore del  Ciro Terry Perrella proprietario, insieme con il fratello di una nota azienda di arredamenti. Ella ha cercato di smentire completamente la tesi sostenuta dal Gisondi ed ha detto che lei voleva porre fine alla relazione extra coniugale ma il Gisondi non aveva accettato la sua decisione e per questo motivo voleva estorcere denaro al suo ex marito Ciro Terry Perrella. Poi si e’ sottoposta al fuoco incrociato delle domande del difensore di parte civile. Da ultimo le richieste di condanna per tutti gli imputati da parte del pubblico ministero e a seguire sempre stamane le arringhe dei difensori degli imputati. Poco fa la sentenza: accolta la richiesta dell’avv. Raffaele Crisileo che ha incamerato una sentenza di assoluzione per il suo assistito Bartolomeo Perrella. Assolto anche Tabacchino Enrico Iolli. Tutti e due assolti per non aver commesso il fatti. Invece Ciro Terry Perrella e’ stato condannato ed ha rimediato nove mesi di carcere. La tesi della sua ex compagna non ha retto. I fatti risalivano a ben quattro anni fa quando la persona offesa, il professore Enrico Gisondi, chiamato per telefono da Ciro Terry con una scusa raggiunse il mobilificio di Riardo e li nel piazzale dell’azienda subi un vero e proprio pestaggio fatto ai suoi danni cui assistette suo figlio minorenne che era in quella circostanza con lui e che vide la intera scena di violenza inaudita con bastoni e mazze. Un vero e proprio pestaggio ai suoi danni con sbarre di ferro e pugni cosi riempendo di botte il Gisondi ( che riporto’ molte lesioni al corpo ) e riducendo a brandelli la carrozzeria della sua autovettura, una BMW di grossa cilindrata. Vero e’ che il Gisondi dovette ricorrere, e per lungo tempo, alle cure dei sanitari del nosocomio casertano e suo figlio ebbe necessita’ di ricorrere ad una terapia psicologica. Oggi con la sentenza si pone fine ad una triste storia.