PROVINCIA E QUATTRINI. Appalto PNRR da oltre 2 milioni alla società di Raffaele Nunziante, imprenditore indagato per corruzione nel caso degli arresti al comune di CASERTA
21 Luglio 2024 - 17:30
Per il giovane imprenditore la procura di Santa Maria Capua Vetere aveva addirittura chiesto l’arresto in carcere, misura non applicabile secondo la gip Daniela Vecchiarelli
CASERTA – Cosa costa all’amministrazione provinciale di Caserta, in questo caso al dirigente firmatario Paolo Madonna, inserire il nome dell’impresa che eseguirà i lavori, quando questi vengono affidati in linea puramente di diritto ad un consorzio?
Perché bisogna sempre dare l’impressione di aver qualcosa da nascondere?
Onestamente non riusciamo a capirlo. E non lo capiamo se come ditte esecutrice dei lavori emergono società con qualche problema, qualche vicissitudine giudiziarie, diventa naturale pensare, anche se per qualche secondo, “perché non lo scrivono questo nome?“.
Dovrebbero saperlo i vari dirigenti, Gerardo Palmieri, Paolo Madonna, eccetera che, prima o poi, Casertace arriva e la scelta di non rendere totalmente trasparenti gli affidamenti, considerando le società esecutrici, se non i vari subappalti, presta il fianco a ragionamenti sulla volontà di non dare notizie alla cittadinanza riguardo a ciò che avviene nelle gare della provincia di Caserta.
Prima o poi CasertaCe arriva a scoprire i nomi delle società che vincono realmente gli appalti nella nostra provincia. E in questo caso, dimostrando lui sì un grande spirito di trasparenza e volontà di non nascondere nulla ai cittadini, dobbiamo
Questi lavori per l’adeguamento sismico, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico del liceo Pizzi di Capua finanziati grazie a quel pozzo senza fondo, divenuto in alcuni casi strumento al limite del criminogeno, che risponde al nome di Pnrr, e la società Gesim srl, con sede a San Prisco, di proprietà di Raffaele e Ciro Nunziante, imprenditori figlio e padre molto attivi nella città di Caserta.
Chissà se forse troppo attivo, visto che Raffaele Nunziante è indagato insieme a Massimiliano marzo, Gioacchino Rivetti, Franco Biondi, Giovanni Natale e altri, relativamente all’inchiesta sulla corruzione che, secondo la tesi della procura di Santa Maria Capua Vetere, sarebbe imperante al comune di Caserta.
Per il trentunenne Raffaele Nunziante, il quale si sarebbe accordato (questa l’accusa) con Massimiliano Marzo per ricevere lavori in cambio di voti alle elezioni del 2021, la procura di Santa Maria Capua Vetere aveva chiesto l’arresto in carcere, misura rigettata dalla gip del tribunale Daniela Vecchiarelli.
Quindi, grazie alla pubblicità social del presidente Giorgio Magliocca, sappiamo che il proprio la Gesim a gestire questo appalto che, considerato il ribasso, ha un importo di 2 milioni e 190.000 euro.
Nelle scorse ore vengono inoltre, il consorzio Oscar, chissà, oppure la stessa Gesim, ha chiesto l’erogazione dell’anticipo contrattuale del 20%, ovvero 481 mila euro, somma sbloccata e liquidata dalla Provincia a favore della società aggiudicatrice, ovvero il consorzio. Ma riteniamo che una somma importante di questi 480 mila euro vadano a finire in realtà nelle casse di Gesim, essendo la società che, come già scritto, sta eseguendo i lavori.
Ultima nota dedicata a questo articolo il coordinatore del piano di sicurezza di questo progetto, ovvero colui che è arredato il documento che serve a regolare la sicurezza nel cantiere, è Nicola Colombiano, figlio di Anacleto Colombiano, sindaco di San Marcellino e protesi politica del vero leader di questa provincia ovvero il consigliere regionale Giovanni Zannini.
Per questo servizio, nel marzo 2023 il delfino Colombiano ha ricevuto un affidamento diretto dal valore di 16.897 euro.
il post di giorgio magliocca e il documento dell’anticipo contrattuale (che non cita mai gesim)