RISTRUTTURAZIONI TRUFFA. L’identikit dei TRE IMPRENDITORI CASERTANI indagati per la maxi frode da 50 MILIONI

11 Giugno 2024 - 13:50

CASERTA – Due casertani, uno di Caserta città, l’altro di Aversa, residenti fuori dalla Campania (uno in Abruzzo), e un terzo uomo, residente a Caserta.

Sono tre dei sedici indagati, 10 campani, 5 di Chieti e un soggetto rumeno, a seguito dell’inchiesta portata avanti dal comando provinciale di Chieti, seguita dal colonnello Michele Iadarola e coordinata dal tenente colonnello Vito Casarella.

Si tratta dell’inchiesta, l’ennesima, che vede coinvolti soggetti casertani e campani in una truffa legata al Bonus Facciate e al Superbonus 110% da 50 milioni di euro.

Andando più nel dettaglio (QUI IL COMUNICATO UFFICIALE), dalle indagini delle fiamme gialle è emerso come i tre imprenditori casertani facevano parte del gruppo di coloro che monetizzavano i crediti di imposta, figli di fatture false relative a lavori mai eseguiti.

Erano loro che, infatti, dopo aver promesso il pagamento di un compenso agli imprenditori che emettevano fatture false, spesso persone in gravi difficoltà economiche, tecnicamente erano aziende “in decuzione”, poi si occupavano di vendere e, quindi, monetizzare, ovveor guadagnare, tramite Poste Italiane.

La bontà delle indagini della finanza di Chieti è supportata anche dal fatto che alcuni di questi sedici indagati di cui è emersa questa mattina la loro iscrizione nel registro delle notizie di reato sono già

coinvolti in procedimento penali sempre per frodi sui crediti d’imposta. Degli esperti del settore che, ora, sarebbero giunti anche in Abruzzo.

Non ci sono state misure cautelari nei confronti dei soggetti denunciati, ma è stato eseguito un sequestro preventivo, richiesto dal sostituto procuratore Giuseppe falasca al tribunale di Chieti.

A seguito del provvedimento, sono stati messi i sigilli ai crediti fiscali non ancora venduti. I sedici sono indagati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubblica e riciclaggio.