Rumori mattutini per taglio erba in strada, residenti irritati: Operatori «minacciati»

25 Giugno 2025 - 10:30

In Piazza Giovanni XXIII gli operai Isvec per cautela fermano tagliaerba e soffiatoio e avvertono i capi

TEANO (ez) – «Stamattina state facendo un po’ troppo rumore, non vi pare?». «Vi darei xxxxxxxxxx a voi e al xxxxxxx che vi ha mandati». Voci così, dai palazzi del centro storico, dai toni perentori e sinistri – comunque tutt’altro che tranquillizzanti –  si sono levate l’altro giorno, secondo quanto appreso, contro due Operatori ecologici.

Naturalmente gli operai della società Isvec (Isola verde ecologia) affidataria del ciclo dei rifiuti a Teano – spazzamento, raccolta e conferimento, verde pubblico – stavano solo eseguendo gli ordini ricevuti. Nel turno di lavoro dalle 6 alle 9, non solo per evitare la calura estiva ma anche per pulire la città quando strade e piazze sono più libere e quindi ci si può muovere meglio. Tutto può essere cambiato, tutto è perfettibile, magari adeguandosi alla normativa con orario 07 -10 ma intanto il servizio di lunedì 23 giugno 2025 quello era.

Ma i misteriosi teanesi infastiditi, di cui non si conoscono i nomi, non hanno voluto sentire ragioni. E così, prima che i toni salissero ulteriormente e scadere nello scontro verbale, gli operatori ecologici hanno abbandonato tutto a terra, tagliaerba e soffiatore, avvertendo il caposervizio dello spiacevole episodio occorso nella centralissima piazza Giovanni XXIII, nei pressi dell’ufficio postale.

Comprendiamo perfettamente che il rumore possa talvolta disturbare, ma è fondamentale ricordare che dietro ogni suono c’è uno sforzo, un servizio, una persona che lavora per la città. Un piccolo gesto di comprensione, un semplice saluto al posto di parole, che potrebbero apparire delle minacce, può trasformare in meglio la giornata di chi lavora. E gli orari da sveglia militare? Se ne può sempre riparlare, magari richiedendo il rispetto normativa nazionale in fatto di lavori stradali (inizio 07) ma con passaggi politici e attraverso le Istituzioni, non certo infierendo contro gli Operatori, che colpe dirette non ne hanno.