S.MARIA C.V. ALLE ELEZIONI. Il caso Mastroianni-Viscardo, la proposta indecente di Mirra a Stellato, la renziana Borgia e il compagno della Moronese

8 Febbraio 2021 - 13:58

Facciamo una rapida carrellata, una sorta di giro di installazione, di partenza per poterci muovere poi in maniera più comprensibile per chi ci legge da ora in poi, nei successivi passaggi politici, finalizzati alla costituzione delle coalizioni

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE(g.g.) C’è sempre un pò di difficoltà, da parte nostra, ad evidenziare cose che non ci convincono, tenendo conto del rapporto sempre buono che a lui ci accomuna, relativamente ai comportamenti di Salvatore Mastroianni, consigliere comunale della maggioranza di Antonio Mirra, ma soprattutto coordinatore provinciale della Lega.

La storiella della coalizione civica, non orientata verso il centrosinistra, non l’abbiamo mai presa seriamente in considerazione, perchè se Mirra non fosse un sindaco di centrosinistra, non avrebbe avuto la presidenza dell’Ato dei rifiuti, dove ha portato anche lo storico dirigente del comune sammaritano Adriano Sorà che, dobbiamo dire, ci stiamo cominciando a mettere un pò il naso dentro, si è ambientato benissimo nel mondo complicato della monnezza, aprendo anche delle interessanti linee di dialogo con talune imprese, non certo raccomandate dal regno dei cieli.

Ma questa è un’altra storia che affronteremo a suo tempo.

Tornando a Mastroianni, pare che in questi giorni, stando a ciò che va dicendo, dovrebbe passare all’opposizione. Onestamente, troppo tardi. Perchè se in ballo ci fosse stato solamente il ragionamento della presunta identità civica, solo civica, dell’amministrazione di Antonio Mirra, sarebbe stato possibile discutere, magari mantenendo le reciproche posizioni, ma allo stesso tempo, almeno per quel che ci riguardava, ascoltando con interesse e rispetto quelle di Mastroianni.

Ma qui stiamo parlando di un accordo politico, fondato prima di tutto sulla partecipazione ad una commissione consiliare, la prima, i cui componenti intascano quattrini, indennità come non capita in nessun’altra commissione consiliare dei comuni della provincia di Caserta, anche dei comuni di dimensioni molto più cospicue, rispetto a Santa Maria.

La presenza in quella commissione ha permesso ai suoi componenti e dunque anche a Mastroianni, di portare a casa, tutto compreso, considerando anche i gettoni delle sedute consiliari, diciamo un 1.200 euro al mese. Cos’abbia realmente fatto la commissione, lo abbiamo anche accennato recentemente quando abbiamo scritto della patetica operazione di copia incolla integrale di un regolamento, preso senza spostare una virgola, dal sito di un comune del Nord Italia.

Se parliamo di vergogna, dobbiamo ovviamente associare questa vergogna a tante altre di una politica che non ci piace per come si sviluppa in tutta la nostra provincia e in tutta la nostra regione e che si basa, fondamentalmente, sull’esperienza di mestieranti, i quali guadagnano grazie ad essa e la esercitano come professione principale, anzi come unica professioni, senza nemmeno dover sopportare l’incomodo di rispettare orari e contratti di lavoro.

Ecco perchè diciamo che se oggi Mastroianni passa all’opposizione, ciò non cambia la nostra valutazione. Lo fa oggi perchè mancano pochissimi mesi alla scadenza della consiliatura e dunque si va essiccando la sorgente da cui per anni i componenti della prima commissione hanno riempito mensilmente le loro brocche. Diverso sarebbe stato il discorso se nel momento in cui Mastroianni fosse diventato il coordinatore provinciale della Lega, avesse immediatamente formalizzato il suo passaggio all’opposizione.

Attenzione, arriviamo a dire che questo andava fatto anche al di la della contesa dialettica sull’identità politica della maggioranza. La Lega infatti è un partito che piaccia o non piaccia, esprime voti che lo proiettano al primo posto tra quelli più votati in Italia. Per cui, non può non essere protagonista della costruzione di una coalizione di centrodestra. Questo percorso era chiaro da tempo e il fatto che Antonio Mirra non potesse assolutamente diventare il punto di riferimento dello stesso (perchè questa poteva anche essere un’argomentazione utilizzata da Mastroianni per giustificare la decisione di rimanere con lui), risiedeva proprio in quella carica di presidente dell’Ato rifiuti, frutto esclusivamente di un’intesa politica tra le varie componenti del partito democratico della provincia di Caserta.

Ribadito a Mastroianni quello che ritenevamo fosse da ribadire, ci limitiamo a dire che il tavolo del centrodestra è proprio ai primi vagiti. La Lega, fino a quando Mastroianni rimarrà in maggioranza (mo’ vediamo quando maturano le prossime spettanze della commissione) non sarà rappresentata da lui, ma da altri esponenti; Fratelli d’Italia si presenterà con la consigliera comunale e provinciale Gabriella Santillo, candidata anche alle ultime Regionali, mentre Forza Italia andrà con il coordinatore cittadino Russo e anche, forse, con Stefania Viscardo, per la quale però sussiste lo stesso problema che vale per il suo collega leghista: da anni, da consigliera di maggioranza dell’amministrazione Mirra riscuote, infatti, gli stessi quattrini della prima commissione.

A nostro avviso, un tavolo di coalizione, così costituito, non è che abbia una grande credibilità, dato che Mastroianni e la Viscardo, cosa vanno a dire agli elettori del centrodestra, visto che ancora oggi alle ore 13.45 dell’8 febbraio 2021, quando mancano tre mesi e mezzo alle elezioni, stanno ancora con lui a governare in maggioranza. Ovviamente ci sarà l’ormai proverbiale “apertura alle civiche” che poi nel caso del centrodestra sarà indirizzata verso l’area che ancora oggi è vicina a Di Muro e a quella che Dino e Rino Capitelli sono comunque in grado di mettere in campo con una lista che un migliaio di voti li riuscirebbe comunque a spuntare.

Dal lato di Antonio Mirra, c’è la conferma della sua lista civica e ancora di quella organizzata da Nicola Leone, seppur un pò azzoppato dalla Dda e di quella messa insieme da Luigi Bosco e dall’assessore Francesco Petrella, con le insegne di Noi Campani. Per quanto riguarda il Pd, ancora oggi Antonio Mirra chiede a Stellato l’impossibile e cioè di togliere il simbolo. Ma con il centrodestra che compie un percorso autonomo, il problema è costituito solamente dal timore che Mirra può avere di essere fagocitato dal Partito Democratico locale che poi, diciamocela tutta, ha una sola esigenza: quella di esistere, di raccogliere un buon risultato elettorale, di contare nella ripartizione delle correnti a livello provinciale, in modo da poter chiedere e ottenere, nell’area dell’ex ministro, oggi vice segretario nazionale Andrea Orlando, una candidatura alle prossime elezioni politiche per Camilla Sgambato, attualmente responsabile nazionale dei democrats per la pubblica istruzione e moglie di Giuseppe Stellato.

Per quanto riguarda l’ingegnere Carlo Raucci, fa quello che ha sempre fatto, cioè il Raucci. Pare che abbia dato al centrodestra la sua disponibilità a candidarsi a sindaco, ma allo stesso tempo è andato da Oliviero a chiedergli di nominarlo, in quota Regione Campania, nel comitato direttivo dell’Asi.

La battagliera avvocatessa Emilia Borgia, una delle più critiche nei confronti del sindaco Antonio Mirra, è entrata a far parte del partito di Italia Viva con l’incarico di responsabile comprensoriale dei renziani. Siccome ci sono due blocchi, quello di Mirra e quello del centrodestra, poi ci sono i 5 Stelle che dovrebbero candidare il compagno della senatrice Moronese, che, con buona pace della sedicente moralità dei grillini, sin dall’inizio di questa consiliatura, evidentemente nella veste di compagno di vita, è stato nominato all’interno dello staff della parlamentare. Infine non sembra arretrare l’iniziativa di Gianfranco Corvino, con il quale potrebbero anche stare i Socialisti storici dell’area della professoressa universitaria nonchè vicesindaco Maria Luisa Chirico.

Vedremo se Italia Viva contribuirà alla costruzione di una sorta di terzo polo, di terza area in grado di diventare poi decisiva in caso di un eventuale e, a questo punto, non improbabile ballottaggio, visto e considerato che le liste di Mirra se in parte sono quelle della volta scorsa, potrebbero avere un peso elettorale inferiore, restando per giunta in dubbio la riproposizione di quella denominata Ora che la volta scorsa fu messa insieme proprio da Mastroianni, dalla Viscardo e dall’attuale assessore De Riso. Magari sarà riproposta, ma con una potenzialità elettorale sicuramente ridimensionata.