CORONAVIRUS. S.MARIA C.V. Buoni spesa per le famiglie disagiate: clamorosi ritardi e i conti non tornano. Mancano i fondi per più di 500 richieste

18 Aprile 2020 - 17:00

Tutto ciò mentre in altri comuni sono state chiuse procedure trasparenti e si inizierà la distribuzione

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Come abbiamo raccontato in un articolo pubblicato questa mattina, il Comune di Marcianise, in maniera rapida e trasparente, cosa che avviene quando alla guida della città si trova un buon commissario prefettizio, cioè Michele Lastella, ha pubblicato la lista delle famiglie che potranno accedere ai buoni spesa, per contrastare questo grande momento di difficoltà legato al coronavirus. Non si può dire che sia stato utilizzato lo stesso metro di trasparenza e rapidità, invece, a Santa Maria Capua Vetere.

Il sindaco aveva garantito una Pasqua più serena per tutti i cittadini oggi in difficoltà a causa del Covid-19. Aveva promesso una procedura veloce delle istruttorie per consentire la liquidazione dei fondi della protezione civile alle fasce deboli ma ad oggi, passate pure Pasqua e pasquetta, per tanti nuclei familiari non solo non é ancora arrivato il buono di 100 euro per la spesa ma non vengono nemmeno fornite risposte in merito all’esito delle domande.

Nella determina dell’ambito territoriale n. 34 del 10 aprile 2020 c’è scritto chiaramente che le assistenti sociali hanno compilato tutti gli elenchi delle domande, (suddivise in ammissibili, non ammissibili e da integrare) e l’impegno di spesa é di soli 47.700 euro, ovvero é prevista una liquidità soltanto per 477 nuclei familiari rispetto al migliaio di istanze pervenute ai servizi sociali. Centinaia di nuclei familiari, quindi, sono abbandonati a se stessi perché ad oggi non sanno se e quando avranno il primo buono di 100 euro per acquistare alimenti e farmaci. Di questi pass, la distribuzione del secondo buono e del pacco alimentare del Comune rischia seriamente di vedere la luce in piena estate.

Senza un regolamento chiaro sulla ripartizione dei buoni spesa, senza pubblicazione degli elenchi e senza possibilità di accesso agli atti, purtroppo, vengono meno ancora una volta quei sacrosanti doveri di trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa che ancora oggi, per alcuni comuni del casertano, rappresentano un optional e non un diritto per i cittadini.