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S.MARIA C.V. Il regolamento dei Vigili Urbani totalmente copiato da quello del Comune di Savona. La vergogna finale della I Commissione costata più di 200mila euro ai cittadini

16 Gennaio 2021 - 18:54

In calce all’articolo il documento che dimostra il plagio. Hanno cambiato solo i numeri degli articoli. Con supremo sprezzo del ridicolo, il consigliere Pigrini si è anche complimentato

 

S.MARIA C.V. – Oggi anche gli alunni della scuola dell’obbligo sanno che nel copiare dai compagni durante i compiti in classe bisogna modificare un pochino il testo, altrimenti la professoressa se ne accorge e, se va bene, il compito è annullato.

Nella Prima Commissione comunale di Santa Maria Capua Vetere, invece, l’espediente del copia-incolla è autentico, verace, praticamente conforme all’originale.

I professionisti della Prima Commissione Consiliare (Gaetano Di Monaco, Stefania Viscardo, Salvatore Mastroianni e Francesco Rosario Di Nardo) probabilmente avranno pensato che tre mesi di sedute – dal 10 agosto al 16 novembre 2020 – e 12.000 euro di gettoni fossero appena sufficienti per il lavoro di copia e incolla e il cambio di intestazione di un regolamento comunale da presentare e approvare in consiglio. Perché apportare delle correzioni a quello pubblicato nel 2018 dal Comune di Savona? Perché “scimunirsi” per trovare nuove regole, studiare le recenti normative – magari quelle più vicine alla realtà cittadina e alle sue esigenze – quando si può trovare tutto bello e pronto su internet?

Ad alcuni nostri lettori, tuttavia, la furbata non è passata inosservata. Attratti dalla propaganda mediatica diffusa sui social riguardo all’aggiornamento – dopo ben 100 anni! – del Regolamento di Polizia Urbana e di convivenza civile, questi curiosoni hanno scoperto il plagio da parte del Comune di Santa Maria Capua Vetere.

Non sappiamo se il consigliere di maggioranza Domenico Pigrini sia a conoscenza dell’imbarazzante copia/incolla. Fatto sta che con grande soddisfazione (e, a questo punto, coraggio) ha speso profonde parole di gratitudine per il lavoro svolto dalla Prima Commissione per la preparazione del documento.
Può darsi anche, però, che il consigliere Pigrini non lo abbia proprio letto il documento, dato che ha parlato di un nuovo regolamento “modificato solo per quanto riguarda l’aspetto sanzionatorio”.

Una stima prudente ci porta a valutare sicuramente in più di 200mila euro il costo a carico dei cittadini sammaritani per pagare i componenti di questa commissione consiliare, che il sindaco Mirra ha gratificato son dal primo giorno di gettoni che consentono ai suoi componenti di intascare ogni mese più di 1000 euro, un vero e proprio record per un Comune di poco più di 30mila abitanti.

Questo è il modo con cui Mirra ha tenuto in piedi la sua maggioranza durante l’intera consiliatura.

La scoperta di questo copia-incolla non ci stupisce. Scusate, ma un consigliere comunale, un politico che fa una cosa del genere, potete pensare che possa mai anteporre, ma anche semplicemente affiancare, l’interesse dei cittadini al proprio.

Una vera vergogna.

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