S. MARIA C.V. Il rogo dello Stir e il terrore di Terra dei Fuochi. Surreale: il sindaco Mirra parla come se non conoscesse di essere il presidente dell’Ato rifiuti

17 Ottobre 2019 - 20:16

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – L’incendio dello Stir di S.Maria Capua Vetere è stato domato, ma ciò che ora non si riescono a domare sono le preoccupazioni dei cittadini, sempre più pericolosamente e direttamente coinvolti
nelle criticità infinite del ciclo dei rifiuti della provincia di Caserta a partire dalla piaga vergognosa di roghi che, senza voler seminare allarmismo, producono fumi che diventano oggetto di legittima e comprensibile preoccupazione per il timore che possono provocare conseguenze più o meno gravi alla salute.
L’ultimo della serie, quello di stamattina, di cui vi abbiamo diffusamente dato conto, che ha colpito il grande impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere.

Stupiscono, quindi, le parole lanciate dai microfoni del programma La Radiazza di RadioMarte da parte del primo cittadino di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra che dopo questo ennesimo disastro, continua a parlare come se fosse solamente il sindaco di Santa Maria Capua Vetere e che dunque, come tale, in grado di muoversi solo “nei

limiti del consentito”, quando in realtà stiamo parlando del presidente dell’Ato dei rifiuti. Che sarà pure l’ennesima barzelletta raccontata in questa terra incapace di progredire in quanto sprovvista di una classe dirigente almeno passabile, ma è sempre un organismo che consentirebbe almeno di muoversi al di là del semplice perimetro che gli dà la sua funzione di primo cittadino.

Altrimenti, se proprio questo Ato dei rifiuti è una cosa che non serve neppure quando si registrano casi come quello di questa mattina, allora non si capisce per quale motivo Mirra non prenda atto di questa inservibilità, rassegnando le dimissioni dalla carica di presidente, ottenuta grazie al Pd della provincia di Caserta.

Diventa surreale, dunque, la richiesta formulata dal sindaco di ricevere risposte dalle istituzioni. Perché se è vero che la Gisec Spa, per volontà o incapacità della Regione Campania non ha ancora smobilitato, lasciando i poteri e le competenze in materia di riciclo dei rifiuti all’Ato, è anche vero che adesso, soprattutto adesso, ricorrerebbero tutte le condizioni affinché Mirra sollevi il problema dell’esistenza delle funzioni e dei poteri dell’Ato rifiuti, di cui invece, chissà perché, non parla e non scrive mai.

Qualche mese fa, con tono deciso da vero e proprio “Gringo” aveva promesso che nessun rifiuto sarebbe stato depositato sulle piazzole dell’impianto; aveva constatato personalmente l’inefficienza del sistema antincendio già a novembre 2018. Inoltre, Antonio Mirra, ben conosce la situazione del deposito Cub già dal lontano 2013.
Nella giornata odierna, l’incendio dello Stir ha stimolato un lungo dibattito in una città che arretra proprio perché il dibattito e la proposta mancano totalmente. Ad intervenire è stato il consigliere comunale di opposizione, ma del Pd, cioè dello stesso partito di Antonio Mirra, l’avvocato Umberto Pappadia il quale attraverso le pagine di Facebook, si interroga su quelle, che a suo dire, sarebbero le non tempestività delle strategie del sindaco e presidente dell’ATO sull’esecuzione dei lavori di adeguamento dell’impianto, auspicando alla fine le dimissioni irrevocabili per grave responsabilità politica.

Aggiungiamo un’ultima cosa. L’unica cosa concreta di questo articolo, chiamato, purtroppo, ancora una volta, a commentare l’evanescenza chiacchierologica di chi possiede una podestà e dunque una responsabilità di Governo che non conosce e neppure percepisce: fino a qualche tempo fa, lo Stir, discarica di Maruzzella, quella di Ferrandelle a Santa Maria la Fossa, sono state presidiate h24 da un veicolo attrezzato dei vigili del fuoco. Ebbene, durante questo tempo mai si è sviluppato un incendio delle proporzioni di quello scatenatosi questa mattina. Quando si è registrato qualche focolaio, i vigili del fuoco sono intervenuti in pochi secondi, rendendo irrilevante questi accaduti.

Le istituzioni invece di perdere tempo di faccende che, tra altro non conoscono, farebbero bene a concentrarsi su iniziative pratiche come questa appena descritta, dimostratesi utile ed efficienti.

Ma dire queste cose, è tutto fiato sprecato.

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLE DICHIARAZIONI DEL SINDACO ANTONIO MIRRA

“Se a distanza di un anno si verifica una stessa situazione e cioè che all’interno dell’impianto Stir si ripete un incendio che interessa la stessa tipologia di rifiuti e con modalità analoghe a quelle del novembre 2018, è evidente che esista un problema grave rispetto al quale pretendiamo che vengano fornite risposte esaustive che siano in grado di effettuare una verifica definitiva. Per quanto mi riguarda e limitatamente ai miei poteri e competenze istituzionali, farò ancora una volta tutto quanto è possibile per difendere i miei cittadini. Inoltre in considerazione del fatto che le conseguenze dell’incendio e, in particolare il fumo, non hanno direttamente interessato il territorio cittadino, non ho ritenuto nell’immediatezza di dover assumere misure quali, ad esempio, la chiusura delle scuole cittadine”.