S.MARIA C.V. IL VIDEO L’anfiteatro ed il papocchio dello spettacolo piromusicale . Se la soprintendenza ai beni culturali c’è, batta un colpo…

18 Agosto 2025 - 18:59

S.Maria C.V. (pm) Ne abbiamo scritto in assoluta controtendenza qualche anno fa, l’abbiamo ridetto in seguito, ci siamo ripetuti l’anno scorso con due articoli, nella speranza che, per intervento della soprintendenza casertana per i beni culturali la quale in astratto sarebbe chiamata a tutelare i beni monumentali ed architettonici del territorio, non andasse più in scena l’orrifico – almeno a nostro modo di vedere – spettacolo “piromusicale” nell’anfiteatro di S. Maria C.V. che c’è stato nella tarda serata di ieri. Come si sa, questo momento  conclude da qualche tempo i sentiti festeggiamenti  in onore dei santi patroni della città. Se fosse solo questo, allegria. Avrebbe un senso il fatto che i sammaritani si riuniscano vicino al loro monumento simbolo  per assistere ad un suggestivo spettacolo di fuochi artificiali accesi e fatti esplodere, in campo libero, alle spalle della mole dell’epoca romana. Come è avvenuto un tempo.

Niente affatto. Ad un certo punto, non si sa quale testa gloriosa ha voluto che le potenti detonazioni, le esplosioni, gli scoppi, i fuochi e le fiamme degli artifici  pirotecnici avvenissero direttamente all’interno del colosseo campano. Come non avviene in nessun luogo monumentale, con una incredibile puerilità e degradando un capolavoro dell’antichità a pretesto per uno spettacolo grossolano e banale lì concepito oltre che pericoloso e che nulla a che vedere – se dovesse passare per la mente di qualcuno – con la cultura, i gladiatori e la valorizzazione del bene.

Gli indizi sul responsabile di un tale scempio porterebbero ad uno degli assessori alla cultura del tempo.  Quelli comunali, è notorio, hanno prodotto e stanno producendo disastri, finanziando con sussidi pubblici, per consenso elettorale e per propaganda, le peggiori cose, dando risorse, spazio e credito  ad autentici dilettanti, a manifestazioni improvvisate ed a personaggi come Rita De Crescenzo per capirci. Ma non diciamo niente di nuovo, poiché la requisitoria definitiva su

Lo Stato Culturale è già stata pronunciata dal genio del filosofo Marc Fumaroli. Non dobbiamo spiegare nulla di più e né che ormai non c’è in giro critica d’arte che non sia promozionale.

Ma in questo specifico caso dell’anfiteatro sammaritano ci sono dei complici. Come si desume da una nota agiografica redatta sullo spettacolo piromusicale, si tratta niente meno che della Direzione Regionale Musei nazionali della Campania, della Direzione dell’Anfiteatro campano, del Museo archeologico nazionale dell’antica Capua e del Mitreo, che hanno concorso a questo poco. La loro radice territoriale, con tutto quello che implica in termini di relazioni, aderenze, contatti ed adesioni, parla da sola.

Come l’anno scorso, ci chiediamo: che ci sta a fare la soprintendenza di Mariano Nuzzo, specie ora che lui è nella piena titolarità dell’incarico, se tutto questo accade? Architetto Nuzzo, approva? Metterà il fatto nel suo curriculum?

IL VIDEO DEI FUOCHI

Nella parte introduttiva lo speaker legge un testo dalla retorica insopportabile per i luoghi comuni e le banalità populiste che esprime