SAN NICOLA. CHE CINEMA! Dirigente Daniela Carta, ma cosa combina? Nella gara per i pasti per le scuole invitate società di costruzioni e un negozio di telefoni

8 Agosto 2022 - 13:01

Ma non è che prende consigli dal collega Giulio Biondi? Quella è la cucina degli orrori. Ma, poi, quando mai il Consorzio Nestore ha preparato pasti per scolari e studenti. Ma può mai un impresa di Trentola fare la refezione scolastica? E alla fine, ovviamente, non risponde (quasi) nessuno agli inviti. Abbiamo riscontrato una seria difficoltà a rintracciare il criterio logico delle pec inviate per la refezione scolastica della scuola primaria e dell’infanzia. Su 31 imprese partecipanti, solo una ha mandato la sua offerta, andata male per una carenza nel Durc. Il vantaggio – fino a prova contraria – è solo a favore dell’azienda che ha il vecchio contratto scaduto, ma riceverà un’inevitabile proroga

SAN NICOLA LA STRADA (l.v.r.) – Che esista una connessione territoriale tra il comune di Caserta e quello di San Nicola la Strada è fatto noto ed evidente, come quella amministrativa, di gestione tra le amministrazioni guidate da Carlo Marino e Vito Marotta. In entrambi i comuni, ad esempio, operano come dirigenti i fratelli Biondi, Giulio a San Nicola e il “console” Franco nel capoluogo. Ancora, entrambi gli enti cittadini si fidano del lavoro del legale Francesco Maria Caianiello, socio storico dello studio del sindaco di Caserta, che anche nella vicina San Nicola ha trovato terreno fertile per incarichi legali.

Non ci aspettavamo, però, che anche la sfortuna storica del dirigente Franco Biondi nelle procedure di gara, cioè la circostanza che ogni volta che l’ingegnere del comune capoluogo invita ditte a partecipare a procedure d’appalto, quasi nessuno gli risponda, costringendolo a dover affidare lavori e servizi alle uniche società che si degnano di mandare un’offerta, si potesse trasferire, potesse contagiare anche San Nicola la Strada.

Perché questo è avvenuto nella gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica per le scuole dell’infanzia e le elementari della città. Si tratta della procedura che avrebbe dovuto consegnare l’appalto per gli anni scolastici che vanno dal 2021 al 2023. E se ne parliamo nell’agosto 2022, significa che già le cose sono andate per lo meno a rilento.

Il servizio prevedeva la fornitura di circa 130 mila pasti ai bambini delle scuole sannicolesi per un valore di 3.50 euro cadauno, cioè un valore complessivo di gara, tra servizio e costi accessori, di 474 mila euro. Nella determina firmata dalla responsabile dell’area II del comune di San Nicola, Daniela Carta, si racconta che per la procedura sono state invitate 31 imprese, ma alla fine ad aver inviato l’offerta è stata una sola: la ANTEVORTA di Casapulla. Un po’ quello che succede da anni al comune di Caserta, dove gli inviti a partecipare che vedono la firma del dirigente Franco Biondi finiscono spesso in una moria, in un ghosting da parte di 3/4 delle società contattate, soprattutto nelle gare che riguardano i rifiuti e lavori edili/stradali. 

A San Nicola, quindi, qualcosa di simile: 30 imprese su 31 hanno ignorato la dirigente Carta. Quello che però non risulta esattamente chiaro e semplice da capire è il criterio logico con cui l’Ufficio abbia scelto le 31 aziende dall’albo dei fornitori. Ad esempio, per il servizio di refezione scolastica è stata contattata per presentare un’offerta la Gama Srl di Trentola Ducenta. Ed immaginiamo la sorpresa negli uffici di questa società: la Gama, infatti, si occupa di costruzioni edili. Ora, se i bambini sannicolesi non hanno una particolare affezione verso il nutrimento tramite calcestruzzo, non ha molto senso contattare questa impresa per il servizio di pasti.

E non è l’unica: c’è la casagiovese Firewall, che, nomen omen, è una piccola impresa di commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia in esercizi specializzati. In pratica, un negozio di telefonia. Come detto, di criterio logico non ne troviamo in questi inviti. A Cervino, poi, c’è la società, invitata da Carta, Lavori e Lavori, che con il cibo delle scuole c’entra come i cavoli a merenda. Basta cercare rapidamente su Google e si vedrà che, ad esempio, che questa impresa si è aggiudicata i lavori di ristrutturazione interna degli alloggi di una caserma della Guardia di Finanza in Trentino.

Ce ne sono ancora, potete leggerle tutte nella determina in calce all’articolo, ma ci fermiamo qui, con Radio Zar Zak di Casapulla, altra impresa invitata dal comune di San Nicola. Ci fermiamo, ma avete capito perché abbiamo dei dubbi sulla gestione di questa gara.

Tante, anche, le cooperative sociali invitate a partecipare a questa procedura. E c’è anche il Consorzio Nestore di Pasquale Capriglione, la coop. che alla fine del mese di maggio ha beccato l’interdittiva antimafia dalla Prefettura di Caserta, dopo le indagini della Dda di Napoli e della Squadra Mobile di Caserta sul presunto cartello criminale nella gestione dei servizi sociali a Caserta e provincia, operante in accordo con il clan dei Casalesi. Non sappiamo se l’invito è partito da piazza Municipio prima del 10 dicembre, il giorno delle perquisizioni ai danni di Capriglione & co., ma sta di fatto che anche il Consorzio ha ignorato la richiesta del comune di San Nicola. La mancata risposta potrebbe essere stata causata anche dal fatto che, a memoria, la coop. di Capriglione non ci pare abbia preparato un piatto di pasta che sia uno. Poi, vabbè, può essere che nella ragione sociale di Nestore ci sia anche questo servizio e quindi, questo caso, c’è della logicità nell’invito.

Alla fine, anche l’unica offerta della Antevorta è andata male. Scrive la dirigente Carta, infatti, che la procedura “non è andata a buon fine per la mancanza dei requisiti“, relativi al Durc. E quindi è stata indetta una nuova gara, sempre dal valore di circa 474 mila euro, per il servizio pasti negli asili e nelle elementari di San Nicola per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024.

A poter sorridere per questo inguacchio c’è solo un’impresa, anzi un raggruppamento di imprese: quello composto da Social Coop e New Food, l’Ati che ormai due anni fa si è aggiudicata l’appalto dei pasti nelle scuole. In realtà, ad operare negli edifici sannicolesi è la R.E.R. di Moreno Pecoraro, grazie al contratto di avvalimento tra l’Ati e la società gestita dal legale rappresentante, Raffaele Pecoraro. Potranno sorridere, dicevamo, perché attualmente non ci sono affidamenti di breve periodo e quindi il comune di San Nicola dovrà inevitabilmente attivare il discutibile strumento della proroga del contratto del giugno 2020.

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