SANGUE & CAMORRA. Resta in carcere il boss Giacomo Fragnoli

25 Aprile 2024 - 16:58

Respinto il ricorso presentato dai difensori

MONDRAGONE – I giudici dell’ ottava sezione del Tribunale della libertà di Napoli hanno ritenuto sussistenti le esigenze cautelari in carcere per l’ex boss Giacomo Fragnoli.

Scarcerato lo scorso mese di gennaio dopo tredici anni di reclusione e colpito da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso due aprile, su richiesta della Dda, per l’ omicidio di Giuseppe Mancone, detto Rambo, freddato con vari colpi d’arma da fuoco all’esterno del bar Roxy nella notte tra il 13 e il 14 agosto del 2003. Per tale delitto, già in precedenza l’immediata attività d’indagine all’epoca condotta, conduceva all’individuazione e successiva applicazione di misura cautelare nei confronti degli esecutori materiali.

Successivamente, le indagini venivano riaperte a seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia le quali facevano emergere il movente dell’azione criminale che sarebbe maturato nell’ambito delle dinamiche criminali mondragonesi.

Nello specifico, l’omicidio sarebbe stato ordinato dall’allora reggente dell’organizzazione camorristica “FRAGNOLI-LA TORRE”, in quanto la vittima si era rifiutato di pagare un cospicuo rateo mensile sull’attività di spaccio di stupefacenti dalla stessa gestita.

L’omicidio veniva organizzato e pianificato da esponenti del clan operante in Mondragone, il quale per la materiale esecuzione ottenevano la collaborazione di appartenenti al Clan “BIRRA” di Ercolano con il quale vigeva un rapporto di alleanza.