Saranno processate le due scatenate ragazze, accusate di aver devastato opere d’arte e vestiti griffate di un loro giovane ex amico

1 Novembre 2022 - 09:32

La vicenda, di cui ci siamo occupati, è giunta ad una svolta con la citazione in giudizio, firmata dal pm Anna Ida Capone, di una 29enne, dottoressa di ricerca alla facoltà di agraria di Campobasso, e di una 31enne, titolare di un noto ristorante

ALVIGNANO – La procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere chiede ed ottiene il rinvio a giudizio, a carico di due giovani donne dell’alto casertano. Sarà fissata a giorni l’udienza dibattimentale in tribunale. Le due donne dovranno comparire dinanzi al Giudice Penale sono Valentina Torino (29 anni di Alvignano, dottore di ricerca in agraria all’Università del Molise ) e Ilaria Siciliano (31 anni di Alife, coproprietaria di un ristorante in loco ) difese dagli avvocati Giuseppina Torino, Giuseppe Rochira, Massimiliano e Luisa De Matteo.

A firmare il decreto dibattimentale, il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale sammaritano, Anna Ida Capone, che ha citato in giudizio le due donne per i reati di violazione di domicilio e di deturpamento e l’imbrattamento di cose altrui. Ciò perché, come scrive il pm, dopo aver violato il domicilio del giovane imprenditore della zona P. G., avrebbero deturpato quadri di valore, opere di importanti firme della pittura, presenti nell’abitazione della vittima, mediante l’utilizzo di una penna a sfera. Due in particolare i dipinti su tela, che sarebbero state semidistrutti nella contestata: una tela dell’artista Pier Toffoletti e un’altra dell’artista Domenico Di Genni, ambedue conosciute in ambito internazionale.
Successivamente,

sempre nel domicilio di P.G. nel quale la Torino e la Siciliano si sarebbero introdotte, dopo di aver aperto la porta blindata e disattivato il sistema d’allarme, le due donne vi sarebbero rimaste contro la volontà del proprietario. Durante questo tempo, avrebbero, ciò sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, così come formulata dal pubblico ministero, preso bottiglie di vini e di spumanti e dopo averle stappate, avrebbero imbrattato, con il loro contenuto, numerosi capi di abbigliamento di alto pregio e di importanti firme, di proprietà del giovane, rovinando anche le mura del suo ripostiglio e il mobilio collocato nell’abitazione. Successivamente, non paghe, le due imputate avrebbero rotto vasi e volti in ceramica.

Il pubblico ministero Capone ha anche contestato, nel decreto di citazione in giudizio di Valentina Torino e Ilaria Siciliano, l’aggravante di aver commesso i fatti delittuosi su beni immobili di proprietà di P.G. e soprattutto su beni d’interesse storico comprovato.
I fatti risalgono a oltre un anno e mezzo fa. Il giovane imprenditore, noto per la sua attività lavorativa nell’Alto Casertano, assistito dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, depositò al tempo, presso Comando Stazione carabinieri di Alvignano, una querela, indirizzata al procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, in cui espose la propria ricostruzione dei fatti, denunciando le due giovani donne, a suo dire ex sue amiche, allegando supposti elementi di prova a supporto di quanto asseriva. A seguito di una indagine investigativa, condotta dai militari dell’Arma, su delega dell’autorità giudiziaria, è nato il procedimento penale, nel quale le due imputate si dovranno difendere e in cui la parte lesa, cioè P.G., si costituirà parte civile per ottenere la condanna delle imputate e il ristoro dei danni patiti.