Scambiano un tumore per una contusione e Carmine muore a 13 anni: 5 medici sotto processo

3 Luglio 2024 - 20:07

Depositata in Procura la relazione di parte multispecialistica che include valutazioni medico-legali e oncologiche dettagliate.

CASERTA/CAPUA. Il suo tumore era stato scambiato per una contusione, ma quando alla fine è arrivata la diagnosi, Purtroppo, per il tredicenne Carmine Puccinelli era troppo tardi.

Ora 5 medici sono finiti nell’inchiesta aperta dalla Procura di Macerata che ha iscritto nel registro degli indagati medici e personale sanitario delle strutture ospedaliere di Caserta e Roma, a seguito della tragica morte del giovane. Secondo la denuncia la morte del ragazzo è avvenuta a causa di una omessa diagnosi tumorale. Va ricordato che Carmine è morto lo scorso 23 dicembre: cinque medici sono ora sotto accusa e l’ipotesi di reato è di omicidio colposo e falsificazione della cartella clinica.

Carmine aveva, infatti, iniziato a soffrire di un dolore al ginocchio e quando fu visitato presso l’ospedale di Capua nel 2022, a seguito di una caduta a scuola, stando alla denuncia della famiglia del ragazzo, il medico non si sarebbe accorto del carcinoma, attribuendo quel gonfiore ad una contusione con versamento all’articolazione conseguenza della caduta stessa. Ad accorgersi del tumore sarebbe stato, invece, il medico di famiglia del giovane.

Proprio questa mattina, gli avvocati dello Studio Associati Maior si sono recati presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata per discutere il caso del giovane. Durante l’incontro, gli avvocati Filippo

Castaldo, Michele Sorrentino e Pierlorenzo Catalano hanno depositato una relazione di parte multispecialistica che include valutazioni medico-legali e oncologiche dettagliate. La relazione evidenzia chiaramente che comportamenti medici inadeguati e una diagnosi omessa hanno privato il giovane Carmine della possibilità di ricevere cure tempestive che avrebbero potuto salvargli la vita. Secondo quanto emerso, il giovane ha manifestato sintomi dolorosi, ma è mancata una diagnosi precoce e sono stati commessi una serie di errori successivi. Lo Studio Associati Maior segue meticolosamente il caso e sostiene l’accusa di omicidio e falsificazione di cartella clinica. La Procura di Macerata sta conducendo un’indagine scrupolosa e approfondita per fare piena luce sulle circostanze che hanno portato alla morte di Carmine. Abbiamo massima fiducia nella magistratura”.

A riferirlo è la famiglia e lo studio Associati Maior – Studio legale e medico legale composto dagli Avvocati Filippo Castaldo Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano, nonché dal medico-legale Dott. Marcello Lorello.