Servizio Civile presso la Croce Rossa di CASERTA, selezionato il figlio della presidente Natale. La posizione della Cisas

26 Marzo 2021 - 15:45

Pubblichiamo l’esternazione dell’associazione, che pone alcuni interrogativi sul caso

 

 

CASERTA   Da giorni continua la polemica sulla stampa circa gli esami di giovani per il servizio civile presso il Comitato della Croce Rossa Italiana di Caserta, ente privato da anni in sostituzione dell’Ente pubblico CRI, che operava fattivamente e secondo legge.

A dire delle attuali accuse, la signora Natale – nella sua funzione di presidente del Comitato CRI di Caserta –  avrebbe facilitato la selezione del proprio figlio al fine di collocarlo tra le 8 posizioni idonee, mentre altri giovani non avrebbero superato la prova selettiva.

Alle polemiche sorte sull’argomento, la presidente Natale ha giustificato la sua operazione perché nessuna norma prevedeva la esclusione di figli di dirigenti.

La Confederazione Cisas, cui sono pervenute apposite segnalazioni, ritiene che si poteva e si doveva evitare – anche per il buon nome della CRI – che la presidenza selezionasse figli o parenti stretti dei dirigenti. Quanto meno per motivi di opportunità!

Una volta scoppiato lo scandalo-polemica, la Segreteria della  Cisas ritiene che la presidente Natale avrebbe dovuto – anche per sua correttezza e dignità – far ritirare il figlio dalla competizione, invece di fornire inutili giustificazioni.