S.MARIA C.V. La discontinuità del sindaco Antonio Mirra: appalto aggiudicato alla coop di Fabio Monaco, marito dell’assessore Claudia Imparato
6 Ottobre 2018 - 13:47

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Il coordinatore dell’Ufficio di Piano Francesca Palma, ci dicono, vanti autorevoli parentele nella magistratura. Dovrebbe possedere, quindi, una sensibilità che la porti a stabilire un limite che vada leggermente al di là di quello che discrimina ciò che è legale da ciò che legale non è.
Perché qui in Italia tutto è possibile, anche che un soggetto giuridico, una cooperativa, governata dal marito di un assessora comunale in carica, si aggiudichi una gara del partenariato sociale e lo faccia senza violare alcuna legge.
Ecco perché la sensibilità etica di chi magari respira l’aria della legalità ogni giorno, dovrebbe condurre ad una valutazione, magari fatta a monte, prima della pubblicazione della manifestazione d’interesse attraverso quella che potremmo definire una moral suasion, si chiede al sindaco, o all’assessore al ramo, di evitare l’atto altamente inopportuno della partecipazione di un soggetto giuridico riconducibile al marito di un’assessora in carica.
Il soggetto giuridico è MA.GI.AL.MA, con sede in via Agostino Stellato a San Prisco, il dominus di questa società si chiama Fabio Monaco, ex consigliere comunale sammaritano, oggi assessore “indiretto” attraverso la moglie Claudia Imparato.
MA.GI.AL.MA si è giudicato l’appalto per il partenariato sociale, finanziato dall’Unione Europea attraverso la regione Campania, per l’azione B (Categoria soggetti accreditati ai sensi della DGR 247/2013). Poi, inutile commentare la cornice morale in cui tutto ciò accade a Santa Maria Capua Vetere. E il sindaco Antonio Mirra dirà anche stavolta che si tratta delle solite malelingue nel momento in cui gli diciamo che lui, avendo promesso discontinuità assoluta rispetto a tutti i passati prossimi e remoti della città, sta attuando una gestione clientelare ancor più profonda e ramificata in ogni settore dell’amministrazione, rispetto a tutti i suoi predecessori.
Per la cronaca, (per avere i dettagli di tutta la questione potete cliccare sul link in calce all’articolo, contenente la determina) le altre società che hanno vinto l’appalto tra le diciannove candidate, e