SOLDI & MONNEZZA. Gara rifiuti truccata: Carlo Marino verso il processo. L’incontro a Rimini tra Pippo D’Auria e Carlo Savoia immortalato in una foto

15 Marzo 2023 - 20:04

Si torna in aula a fine maggio per la discussione dei capi H e I (comune di Curti).

SANTA MARIA CAPUA VETERE Carlo Marino va processato. E’ questa la sintesi della requisitoria, avviata oggi dal pubblico ministero della Dda Fabrizio Vanorio che ha preannunciato la richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 19 imputati nel procedimento per le turbative delle gare rifiuti a Caserta, Aversa, Curti, Lusciano, Cardito. Il pm dell’Antimafia si è fermato al capo G (la turbativa d’asta di Lusciano) e tornerà sulle richieste di processo nel corso della prossima udienza. Per il pm, infatti, grazie all’intermediazione di Pasquale Vitale, Marino avrebbe avuto contatti con il manager dei rifiuti Carlo Savoia per truccare la gara che, per il Comune di Caserta, ammontava all’astronomica cifra di 116 milioni di euro. Contatti che, ha spiegato oggi in aula Vanorio, emergono dalle intercettazioni ed anche da alcune foto. Una di questa ha immortalato l’incontro tra Savoia e Pippo D’Auria, funzionario del Comune di Caserta ora in pensione, in quel di Rimini.

44 le gare d’appalto finite nel mirino dell’Antimafia e 19 le persone che oggi rischiano il processo, ovvero il citato Savoia, difeso dall’avvocato Raffaele Costanzo, il sindaco di Caserta Marino, il collega di Curti Antonio Raiano e l’ex assessore del Comune di Aversa Galluccio; il funzionario del Comune di Caserta Giuseppe “Pippo” D’Auria, l’ex dirigente Marcello Iovino, il presunto mediatore e amico da anni del sindaco, Pasquale Vitale di Caserta, Biagio Bencivenga di Cardito, Gennaro Cardone di Portici, Eduardo Cotugno di Aversa; Angelo Egisto di Marcianise, l’ex comandante della polizia municipale di Curti Igino Faiella, Michele Fontana di Villa Literno, Carmine Gallo di Giffoni Vallepiana; Salvatore Merola di Curti; Nicola Mottola di Lusciano; Michele Oliviero di Villa Literno; Ernesto Scamardella di Monte di Procida; Anna Scognamiglio di Trecase.