SPARANISE. Comune sciolto per camorra, il Tar boccia il ricorso di Martiello: “Pericolo concreto di infiltrazioni”

5 Marzo 2024 - 18:29

Lo scioglimento del Comune del casertano è stato disposto in seguito al coinvolgimento, nel dicembre 2021, dell’allora
sindaco in un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha indagato sugli affidamenti in materia di servizi sociali, contestando i reati di turbativa d’asta e corruzione con l’aggravante mafiosa per una gara che sarebbe finita a cooperative gestite da personaggi ritenuti vicini al clan dei Casalesi

SPARANISE – Bocciato il ricorso presentato dall’ex sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello che aveva presentato ricorso contro lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione mafiosa.

La prima sezione, presidente Antonino Savo Amodio, ha respinto il ricorso dell’ex fascia tricolore confermando l’intero impianto accusatorio che ha portato il Ministro a sciogliere l’amministrazione locale confermando l’ingerenza dell’ex primo cittadino in alcune rilevanti procedure di gara nel settore dei servizi socio-assistenziali, finalizzata a condizionare le modalità di scelta del contraente a favore di società di cui è stata successivamente provata la riconducibilità agli interessi criminali. 

“I numerosi elementi riportati nelle relazioni a sostegno dell’esistenza di un condizionamento dell’apparato amministrativo del Comune da parte di soggetti collegati alla criminalità locale – si legge nelle motivazioni – evidenziano un quadro probatorio ampiamente idoneo a supportare le determinazioni impugnate”. 

Elementi che integrano i presupposti di “concretezza, univocità e rilevanza” necessari per lo scioglimento del consiglio comunale per evitare il rischio di infiltrazioni.