IL ROGO CRIMINALE DELLO STIR. Vertice in Prefettura. Le inaffidabili Arpac e Asl costrette a mettere nero su bianco i dati sull’inquinamento

3 Novembre 2018 - 14:27

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Si è tenuto ieri pomeriggio in Prefettura il comitato di ordine pubblico e sicurezza avente all’ordine del giorno l’incendio presso lo Stir di Santa Maria Capua Vetere e quelli verificatisi negli ultimi tempi in vari siti di trattamento rifiuti. Il comitato è stato convocato ad horas dal Prefetto di Caserta, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Costa, della Senatrice Moronese e del vice presidente della Regione Campania Bonavitacola e allargato con la presenza di vigili del fuoco, Asl e Arpac e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere la Dott.ssa Troncone che sta coordinando le indagini per accertare la causa dell’incendio e individuarne i responsabili. La gravità del fatto avvenuto ma soprattutto la reiterazione di episodi che, a questo punto, fanno pensare ad una trama criminale, hanno indotto il Prefetto a utilizzare lo strumento del comitato di Coordinamento dell’ordine pubblico. Ciò dovrebbe evitare le comiche modalità con cui Arpac e Asl hanno trasformato l’incendio alla Lea di Marcianise nei giorni scorsi in una sorte di macchietta che di qui a poco, ve lo anticipiamo, produrrà serie conseguenze nell’ambito della giustizia amministrativa.

In attesa dello sviluppo delle indagini, grazie anche alla visione dei filmati della videosorveglianza interna, allo stato sono stati evidenziati, anche dagli stessi vigili del fuoco intervenuti, elementi che, anche alla luce di quanto verificatosi recentemente presso altri impianti e di cui abbiamo appena fatto cenno, portano nella direzione di una matrice dolosa, che potrebbe rientrare in una regia unica che mira a creare, secondo una convinzione che si sta consolidando nelle autorità inquirenti, una nuova emergenza rifiuti che, riteniamo, rappresenti un riferimento a un’emergenza criminale e non a un’emergenza “Stie 2007” con tonnellate di immondizia nelle strade dei comuni di Napoli e Caserta, visto e considerato che bruciare tonnellate di rifiuti stoccati non è funzionale a scatenare il problema della saturazione degli impianti, unica condizione affinché si possa determinare lo stato delle cose dell’anno 2007.

Evidentemente i sindaci di Santa Maria Capua Vetere e di San Tammaro hanno letto i nostri articoli e hanno preteso, giustamente, che Arpac e Asl mettessero nero su bianco ciò che hanno verificato in queste 24 ore, facendo lo stesso con quello che verificheranno ancora.

Questo è il testo messo a verbale: “Sulla base dei dati attualmente rilevati e disponibili non sussistono elementi di preoccupazione per le comunità direttamente interessate”.

Questa ce la segniamo, sperando di non dover scrivere ancora di balletti e giravolte che per altro farebbero ridere se non riguardassero la salute dei cittadini.

Il ministero dell’Ambiente ha indicato la strada ai sindaci: niente provvedimenti in queste ore, in attesa che esami ed analisi più approfondite vengano esplicitate anche dai tecnici del dicastero guidati dal grillino Angelo Costa.