SUPERSBERLA DAL TRIBUNALE. L’Asl CASERTA condannata a pagare oltre UN MILIONE di euro ad uno studio radiologico

16 Agosto 2022 - 13:15

Già firmata la delibera per la presentazione del ricorso. Nominato un avvocato esterno con un incarico da oltre 12 mila euro

CASERTA – È una tra le più corpose singole richieste di pagamento che imprenditori fornitori dell’ASL Caserta portano davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che abbiamo beccato negli ultimi anni.

È infatti superiore al milione di euro, un milione e 169 mila euro, la cifra che l’azienda sanitaria locale di Caserta è stata condannata a pagare da i giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in un procedimento, con tutta probabilità nato da un decreto ingiuntivo dello Studio Radiologico Amato di San Marcellino, uno dei tanti fornitori del servizio sanitario nazionale, gestito dal suo ramo territoriale casertano che, dopo anni passati a non ricevere quanto dovuto, portano le carte in tribunale, chiedendo la liquidazione delle fatture più interessi.

Una bella sventola per le casse dell’azienda sanitaria locale della provincia di Caserta.

Scrivono da via Unità Italiana che ricorrono i presupposti e le condizioni per fare ricorso contro questa sentenza e per questo motivo il direttore generale Amedeo Blasotti ha avallato la proposta del direttore degli Affari Legali dell’Asl di Caserta Guido Verderosa.

Sarà fatto ricorso contro la sentenza

che condanna la struttura sanitaria provinciale a pagare oltre un milione di euro e verrà conferito un incarico esterno.

Quindi, è stato nominato un avvocato che non fa parte di quelli presenti nel roster interno dell’ASL. Si tratta del legale Nicola Simonelli, professionista a cui verrà liquidata come corresponsione per il lavoro da svolgere una somma di 12 mila e 658 euro.

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