TARI. Costi lievitati rispetto agli anni scorsi, la minoranza vota contro

1 Luglio 2024 - 11:00

Una famiglia di tre persone in un miniappartamento pagherà la stessa cifra di una famiglia di tre persone in una villa a tre piani, con una differenza di pochi euro

CURTI – Questa mattina, in consiglio comunale, il Sindaco e la sua maggioranza hanno presentato i dati TARI, che secondo loro sono positivi, con una riduzione del costo totale dell’immondizia di circa 10.342 euro rispetto al 2023. Tuttavia, sono dati provvisori, poiché bisogna analizzare bene il tutto e comprendere come queste (apparenti) riduzioni sono state distribuite tra le varie utenze.

Per quelle domestiche, la riduzione complessiva ammonta a circa 32.249,32 euro rispetto all’anno scorso. Quest’ultima è stata applicata principalmente sulla quota variabile, il che significa che le famiglie con diverse metrature di abitazioni pagheranno quasi la stessa cifra. Nel dettaglio, una famiglia di tre persone in un miniappartamento pagherà la stessa cifra di una famiglia di tre persone in una villa a tre piani, con una differenza di pochi euro. Questo penalizza molte famiglie del nostro comune che non possiedono una tale abitazione. Pertanto, è chiaro che questo metodo di ripartizione non appare equo.

Per quanto riguarda le utenze non domestiche, vi è stato un aumento della quota complessiva. Nel 2023, la tariffa per queste utenze era di 588.064,40 euro, mentre nel 2024 è salita a 609.971,10 euro. Inoltre, alcune categorie commerciali hanno subito aumenti significativi, come i supermercati, gli uffici, gli studi professionali, le attività industriali e artigianali, con una media di aumento del 35%. Al contrario, altre categorie come esposizioni e autosaloni, mense e plurilicenze alimentari hanno visto una diminuzione del 29%, danneggiando molti e favorendo pochi.

Quanto sopra è relativo solo all’acconto e non al saldo finale, che arriverà a gennaio in relazione agli effettivi costi sostenuti. Quindi, a inizio 2025, si potrebbe avere un’amara sorpresa dei costi finali, con aumenti rispetto agli anni precedenti.

In merito al quarto punto all’ordine del giorno, variazione di bilancio, è stata aggiunta in entrata e in uscita una somma di euro 54.884,92 per la valutazione delle pratiche ancora giacenti del terremoto dell’80. Speriamo che, dopo 40 anni, queste pratiche vengano finalmente risolte.

Infine, e non per ultimo, va stigmatizzato il comportamento del Primo Cittadino durante il consiglio comunale: ogni volta che i consiglieri di opposizione intervenivano sui singoli punti all’ordine del giorno, il Sindaco si alzava e andava via. Questo atteggiamento è estremamente irrispettoso non solo nei confronti della minoranza, ma anche verso tutti i cittadini presenti in Consiglio Comunale.

Pertanto, alla luce di quanto sopra, è chiaro che, nonostante la riduzione complessiva del PEF di euro 10.342, la ripartizione delle tariffe non è stata equa, né per le famiglie né per le attività commerciali, con dati e numeri alla mano. Noi dell’opposizione lavoriamo sui numeri indicati nel tariffario approvato e non sulle chiacchiere. Per queste motivazioni, abbiamo votato contro.

Il nostro impegno è garantire trasparenza ed equità nella gestione delle risorse comunali e continueremo a vigilare affinché le decisioni prese siano realmente a favore della cittadinanza, e non meri spot che si continuano a pubblicare sui social a uso e consumo del primo cittadino e della sua maggioranza.