TEANO. Ora è guerra aperta tra D’Andrea e la minoranza. Bocciata una pregiudiziale senza discutere. Palmiero e gli altri lasciano l’aula

14 Giugno 2021 - 10:00

Seduta infuocata. L’opposizione voleva garantire un maggior contenuto dialettico al dibattito su un tema cruciale del rendiconto d’esercizio o bilancio consuntivo che dir si voglia

 

TEANO (Pietro De Biasio) Polemiche e strali dopo l’ultimo consiglio comunale. Nella seduta di sabato, convocata per l’approvazione dell’accordo di programma per la realizzazione del Piano Sociale di Zona 2019/2021 e per la convalida della delibera sul rendiconto d’esercizio, la minoranza ha evidenziato con un documento molto forte che pubblichiamo in calce, il disprezzo per i valori della democrazia e della partecipazione da parte dell’amministrazione comunale targata D’Andrea.

Ci appare evidente laberrante e sgrammaticata forzatura delle regole di funzionamento democratico dellOrgano consiliare, visto che il termine dilatorio di 20 giorni, che deve intercorrere fra il deposito della proposta di rendiconto con i suoi allegati e la votazione della medesima, è stato presentato dal legislatore per consentire lo studio degli atti sui quali interviene il voto, affinché la discussione possa svolgersi in modo informato e consapevole da parte dei consiglieri comunali”, è questa l’accusa che i consiglieri di minoranza rivolgono al Sindaco D’Andrea e aggiungono “chi oggi governa questa città ha deciso, in sostanza, che lOrgano consiliare non serve a niente, anzi per meglio dire, che il Consiglio comunale deve essere chiamato esclusivamente a ratificare automaticamente, cioè senza dubbi o incertezze, quanto alcuni componenti della  maggioranza, o chi per essi, hanno deciso di sottoporre alla sua (presunta e auspicata) servile e silente disattenzione”.

Entrando nel merito della seduta il consigliere Nicola Palmiero a nome dell’intera minoranza, ha sollevato la questione pregiudiziale alla delibera di approvazione sul rendiconto d’esercizio 2020 per ottenerne il rinvio. Si è proceduto poi a mettere ai voti la pregiudiziale ma la maggioranza ha votato contro e pertanto è stata bocciata. Alla luce di ciò non avendo potuto discutere della proposta ne nel precedente consiglio ne ora, perché si trattava di una convalida (non si poteva aprire la discussione ndr) la minoranza compatta ha abbandonato l’aula. La maggioranza c’è e la minoranza pure. Compatte e battagliere entrambe. Talmente compatte che stanno una dentro e una fuori dal consiglio comunale.