Ecco la prova che sotto al distributore di benzina di Luigi Gallo furono sotterrati i cadaveri di Papa e Minutolo. E in più, i Noe…

27 Giugno 2018 - 21:30

VILLA DI BRIANO (g.g.) – L’operazione dei Noe dei carabinieri s’incrocia necessariamente con la trama giudiziaria che ha connotato buona parte del processo ai fratelli Cosentino, con Luigi Gallo, anche lui proprietario di distributore di carburante, nella veste di grande accusatore.

In una precedente articolo di oggi (CLICCA QUI PER LEGGERE IL LINK) abbiamo avuto la possibilità di individuare il luogo preciso in cui furono sotterrati per ordine di Nicola Schiavone, che quel luogo aveva individuato, i cadaveri di Papa e Minutolo, uccisi insieme a Buonanno, in quanto avevano costruito una relazione di forte amicizia e collaborazione con Salzillo, imparentato con i Bardellino. Ciò è accaduto perché avevamo ben presente uno degli interrogatori, esame e contro-esame, più tesi del processo appena citato. Si tratta di quello a Francesco Della Corte, collaboratore di giustizia, il quale racconta per filo e per segno i raccapriccianti particolari di come furono ammazzati da lui, e da Roberto Vargas, Minutolo e Papa, prima che l’operazione criminale fosse completata anche con la soppressione di Buonanno.

L’interrogatorio e il battibecco tra l’avvocato difensore di Cosentino e il Pubblico Ministero diventa di fuoco quando il primo prova a far dichiarare, con esattezza, a Della Corte che in quel luogo, scelto per sotterrare i corpi dei morti ammazzati, insisteva il distributore di carburante di Luigi Gallo. Alla fine Della Corte non lo dice, perché il Pubblico Ministero fa letteralmente muro di fronte alle domande poste dall’avvocato di Cosentino però, per quello che c’interessa questo è un documento importante perché è quello che ci consente di dire, aldilà dello schermo protettivo messo dalla procura attorno a Della Corte affinché non esplicitasse il nome di Luigi Gallo, che la parte sottostante alla corsia di decelerazione della pompa di benzina di Gallo, ospitò due  morti ammazzati per ordine di Nicola Schiavone, con esecutori materiali Della Corte e Vargas. Oggi quel luogo torna d’attualità per effetto dell’operazione dei Noe, i quali ci segnalano che, con tutta probabilità, quell’area sottostante è stata edificata, riteniamo da Gallo, in maniera non legale.

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