A CASERTA un laboratorio clandestino: tra gin, alcool e limoncello un business da oltre 10 MILIONI DI EURO
19 Luglio 2024 - 16:15
Venti denunciati e un arresto. I reati contestati agli indagati sono a vario titolo
CASERTA – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Udine, hanno concluso una complessa operazione che ha permesso di scoprire una pericolosa frode, basata sull’introduzione nel territorio nazionale di rilevanti quantitativi di alcol etilico di contrabbando, al fine di produrre illegalmente, all’interno di laboratori clandestini privi di ogni tipo di autorizzazione, bevande alcoliche tra cui whisky, grappe, limoncelli, gin, vodka, distillati e altri liquori.
Venti sono le persone ritenute responsabili di aver introdotto in Italia, tra il 2022 e il 2024, circa un milione di litri di alcol etilico importato dall’Est Europa, per un’accisa e un’I.V.A. evase pari a 11,5 milioni di euro.
I reati contestati agli indagati sono, a vario titolo, la sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sulle bevande alcoliche, l’irregolarità nella circolazione di prodotti sottoposti ad accisa, l’alterazione di contrassegni dell’Amministrazione Finanziaria, la ricettazione, la contraffazione di marchi e di sostanze alimentari.
Nel corso delle indagini, condotte dai finanzieri del Gruppo di Treviso, sono stati sottoposti a sequestro preventivo 85.000 litri di alcol etilico, 2 autoarticolati, 3 laboratori clandestini per la produzione illegale di superalcolici, al cui interno sono state rinvenute tutte le attrezzature – come imbottigliatrici, etichettatrici, tappatrici – tipiche di aziende che, lecitamente e con tutte le autorizzazioni sanitarie e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, producono bevande alcoliche.
L’alcol etilico veniva prelevato dalla Polonia, dalla Slovenia e dalla Serbia e introdotto in Italia, principalmente attraverso il valico di Tarvisio, in provincia di Udine, spacciandolo per liquido igienizzante, biocida, lavavetri, disinfettante, ovvero con altri nomi di fantasia, destinandolo a volte a improbabili località d’oltreconfine, come Malta, al fine di eludere i controlli delle pattuglie delle Fiamme Gialle su strada, deputate alla verifica della natura e delle tipologie delle merci che fanno ingresso in Italia
Sono state scoperte e sequestrate tre fabbriche clandestine di superalcolici: una in provincia di Caserta, predisposta in un immobile costruito senza permessi, in cui il prodotto alcolico veniva sottoposto a un processo chimico e a operazioni filtraggio, per eliminare alcune impurità attraverso l’utilizzo di carboni attivi, che avevano anche il fine di rendere cristallino l’alcol.
Nel corso delle indagini, sono state individuate 12 società di copertura, con sedi tra le province di Napoli, Caserta, Salerno, Roma, Milano, Foggia, utilizzate per simulare l’importazione dei prodotti igienizzanti, sottoposte a perquisizione dal Gruppo di Treviso con il supporto dei Reparti competenti per territorio.
Nel complesso, è stato ricostruito un flusso di un milione di litri di alcol, introdotti nel territorio nazionale in contrabbando.