Un RAGGIO DI SOLE nel pianeta 118. Un operatore o un’operatrice assiste in videochiamata una malata COVID per bombola e maschera d’ossigeno. Ringraziata pubblicamente

10 Aprile 2021 - 13:42

Ci fa piacere, ogni tanto, scrivere anche qualcosa di positivo. Il problema è che l’Asl di Caserta, il suo operato ce lo consentono solo in rarissime occasioni

 

CASERTA(g.g.) La piccola storia che stiamo per raccontare dimostra ciò che noi sosteniamo da tantissimo tempo e cioè che esiste ed è anche evidente la presenza di personale altamente specializzato che ancora oggi, anche dopo anni e anni di servizio, svolge con entusiasmo la funzione nelle professioni del cosiddetto comparto sanitario, ritenendosi onorato di contribuire oggi, in questo dato momento storico, così come le antiche crocerossine contribuirono negli ospedali da campo sin dalla prima guerra mondiale.

La struttura dei problemi, dunque, investe solo in seconda istanza, in seconda battuta il tema della qualificazione del personale. Il nodo cruciale risiede nella organizzazione, nella pianificazione dei servizi che qui da noi non risponde mai a ragioni di tipo meritocratico. Va da se che nel momento in cui vengono scelti per le funzioni più importanti e anche più remunerate, quelli che appartengono a un gruppo di potere, che sono raccomandati da questo o da quell’altro politico, che stanno dentro a questo o a quell’altro sindacato, il livello, la qualità dei servizi vede precipitare la propria cifra e, come ulteriore conseguenza negativa, il disastro si moltiplica perchè i bravi, i preparati, senza santi in paradiso, vedendosi scavalcati per effetto di modalità inique, tirano i remi in barca, lavorando lo stretto necessario e senza dare evidente sostanza alle proprie potenzialità.

Questo si capisce bene quando arrivano in redazione sulla nostra posta elettronica quelle pochissime mail che, in un mare di denunce, di contestazioni, di sottolineature di negatività, evidenziano atti di valore, che poi non sono altro che atti di dovere, di perizia da parte di chi fa lavorare perchè ha passione per quello che fa e coltiva, attraverso la cultura del miglioramento di se stessi, la propria attitudine.

Una donna di Orta di Atella, positiva al covid, ci ha scritto per ringraziare una operatrice della sala operativa del 118 di Caserta. Ha preso anche l’appunto del numero che contrassegna la postazione a cui si è rivolta, la 36 501, la chiamata è arrivata lo scorso 6 aprile tra le 14 e le 20. Una donna che ci ha autorizzato a scrivere il suo cognome, Mozzillo, e la zona in cui abita, via Armando Diaz, è stata assistita in maniera perfetta grazie allo strumento della videochiamata.

L’operatrice del 118 l’ha aiutata guidandola passo passo nel montaggio di una bombola d’ossigeno e anche nel posizionamento della maschera.

Come si può ben capire, un’operazione, apparentemente semplice, rappresentava per la donna ammalata di covid e con sintomi di difficoltà respiratoria, un momento fondamentale della sua vita di oggi e anche della sua vita in generale. L’asl di Caserta dovrebbe ringraziare operatori o operatrici come questi che riescono a dare un pò di lustro all’azienda, proprio quando la stessa vive momenti terrificanti di delegittimazione, squalificata com’è dalle clamorose indagini giudiziarie che la riguardano.