VACCINO ANTI-COVID a CASERTA. Consegna diretta dei Pfizer a causa dei 70 gradi sotto zero. Ecco DOVE si faranno, QUANDO e CHI li inietterà per primi

25 Dicembre 2020 - 11:44

Naturalmente, si procede a colpi di indiscrezione, perchè la Regione Campania e l’Asl di Caserta devono dimostrare fino all’ultimo istante di essere le peggiori istituzioni e le peggiori strutture italiane

 

CASERTA – Le dosi del vaccino Pfizer, quello per intenderci costruito sulla catena dei messaggeri genetici (RNA) ed anche per questo un pizzico guardato con maggiore diffidenza rispetto alle produzioni di altre case farmaceutiche, che arriveranno con qualche settimana di ritardo e fondate sul sistema tradizionale del virus indebolito, dovranno essere necessariamente consegnate direttamente a chi poi li dovrà somministrare.

Ciò perchè la Pfizer, forse per arrivare prima di tutti gli altri, ha lavorato in maniera ancora più complessa e oggi il suo vaccino per sopravvivere ha bisogno di essere conservato a temperature tra i -20 e i -70 gradi centigradi. Ovviamente questo non consente la realizzazione di una filiera a passaggi intermedi. Deve essere invece l’azienda stessa che deve consegnare i vaccini in modo che le istituzioni sanitarie li conservino immediatamente alle temperature dovute.

Un sistema che si apprende dal paragrafo 3 del piano strategico di vaccinazione varato dal Ministero della Salute, varato lo scorso 12 dicembre. In questo caso, dunque, il commissario straordinario Domenico Arcuri potrà solo sorvegliare che questo approvviggionamento tra la Pfizer e i 300 punti vaccinali costituiti dal governo insieme alle Regioni e alle province autonome.

Anche a Caserta, naturalmente, ce ne saranno alcuni. Le notizie che arrivano dalla Regione, da prendere sempre con le molle, visto e considerato il disastro che ancora oggi ha connotato le modalità con cui De Luca e la sua unità di crisi formata da dirigenti, la maggior parte dei quali con nessuna competenza specifica, ci raccontano di 27 punti vaccinali.

A Caserta al momento dovrebbero essere rappresentati dagli ospedali zonali Asl cioè Aversa, Maddaloni, Marcianise, Sessa Aurunca, Piedimonte Matese, oltre all’ospedale civile di Caserta che come sappiamo è un’azienda a sè. Mentre Maddaloni viene citata in queste indiscrezioni pur essendo un ospedale di degenza e di terapia intensiva covid, lo stesso non accade per il Melorio di Santa Maria Capua Vetere, dedicato completamente alla stessa funzione.

Ma su queste cose potremmo essere più precisi nei prossimi giorni.

Dunque, schema Pfizer fondato sulla fornitura diretta. All’ospedale di Caserta sono probabilmente già presenti le 100 dosi che dovranno essere somministrate, come già abbiamo scritto ieri (CLIKKA QUI PER LEGGERE) ad altrettanti operatori sanitari, scelti tra medici, infermieri e oss, più esposti sul lavoro di soccorso e cura ai malati di covid.

Il primo ago dovrebbe entrare nel primo braccio dopodomani, domenica 27 dicembre, giorno in cui tutte e 100 queste dosi saranno somministrate.

Sul fronte Asl, la fornitura Pfizer arriverà lunedì 28 dicembre. Non si sa ancora quante saranno le dosi disponibili per le iniezioni, ma di qui a lunedì, a proposito di incompetenza evidente mostrata e dimostrata in tantissime occasioni da noi tutte sottolineate e illustrate, un altro campione di questa inefficienza, cioè l’Asl di Caserta dovrebbe rivelarlo, così come dovrebbe rivelare le modalità e le priorità di somministrazione, cioè l’indicazione di quali operatori sanitari dovranno essere sottoposti per primi al vaccino.