Zannini fa arrivare i fondi regionali per il turismo e li utilizza in pratica per la monnezza di Alfredo Campoli e i cani del suo amico intimissimo Gino Pellegrino

28 Giugno 2021 - 18:56

ALL’INTERNO, ALLA FINE DELL’ARTICOLO, TUTTE LE FOTO  Cantieri in via di definizione. Dubbia, per usare un eufemismo, la corretta destinazione di risorse che non appartengono a Zannini, a Pellegrini o a Campoli ma ai cittadini della Campania

 

MONDRAGONE (g.g.) I fondi regionali sono quelli con cui la Regione Campania finanzia la realizzazione di percorsi turistici che favoriscano l’accesso a mete di pregio ambientale e/o storico-culturale. Sicuramente ci sarà un perché e vorremmo scoprirlo… or ora… sul fatto che il sito dove Alfredo Campoli, marito dell’assessora comunale Tramonti, che tutti a Mondragone definiscono il compare di Giovanni Zannini, abbia da poco tempo a disposizione un’ampia e comoda strada di ingresso agli impianti.

Magari ci hanno insediato una sezione distaccata del Mart, cioè del Museo di arte moderna italiana di Trento e Rovereto e non ce ne siamo accorti. Magari siamo male informati nel ritenere il sito di Alfredo Campoli un normale impianto per il trattamento della monnezza, rilevato a suo tempo nientepopodimeno che dalla “Diana Gas”, un brand, una garanzia, divenuto celebre anche al di fuori dei confini della provincia di Caserta, anche all’esterno di chi si è occupato a vario titolo della vita e delle opere dei pezzi più significativi del clan dei Casalesi, per la datata ma indimenticata scalata al controllo azionario della Lazio Calcio, quando “Diana Gas” diventò una delle carte sfoggiate dall’ancora vivente Long John, al secolo Giorgio Chinaglia, grande bandiera del primo scudetto biancoceleste e desideroso nei primi anni 90 di tornare a fare il presidente ma avendo il controllo della società. Dando un’occhiata a questa strada si vede che finisce poi, dritta dritta, verso il “Foof”, il parco canino nato da un’idea vincente di Gino Pellegrino, sindaco di Parete e componente della cerchia ristretta degli amici intimissimi di Giovanni Zannini. Le foto non lasciano adito ai dubbi sulla localizzazione di queste strade, mentre abbiamo al contrario lo stesso dubbio manifestato per l’attività di Campoli che potrebbe non produrre monnezza ma cultura e quadri astratti, l’abbiamo anche con Pellegrino. Lui ha fatto un’area espositiva, una sorta di museo del cane, ma è una legittima iniziativa imprenditoriale a scopo di lucro. Se gli si fa una strada che rende comodissimo arrivare da lui, non si capisce perché tutti gli altri imprenditori del territorio, non possono ricevere lo stesso beneficio, a costo zero. Naturalmente l’amministrazione comunale fa quello che ha fatto sempre, cioè sta zitta. Perché poi è inutile che ci giriamo intorno: Giovanni Zannini fa tutto e purtroppo fa tutto, dal ruolo di consigliere regionale a quello di sindaco reale di Mondragone, molto ma molto male. Manifestando modalità di azione e di vita che, se da un lato, lo consolidano elettoralmente,  potrebbero a causa di questa capacità onnivora che ne connota ogni atto, decretarne una fragorosa e improvvisa caduta.