Si preannuncia una vigilia di Pasqua molto vivace. Il 31 ci dovrebbe essere il sit-in dei supporters del sindaco

28 Marzo 2018 - 00:00

MARCIANISE – Non sappiamo se la data del 29 marzo si poteva dilatare di qualche giorno. Forse no, perchè le ricorrenze pasquali avrebbero avvicinato troppo la data della scadenza dei 20 giorni, termine entro il quale il sindaco Antonello Velardi può ritirare le dimissioni.

Forse per questo motivo, solo per questo motivo, il consiglio comunale ai sensi dello Statuto che lo prevede espressamente, si riunirà 48 ore prima l’annunciata manifestazione pro-Velardi. Uno schema già visto in passato. Niente che possa realmente cambiare il giudizio che la gran parte dei marcianisani ha dato nel segreto dell’urna, bocciando senza remissioni la vicesindaca.

Si tratterà dunque di una manifestazione dei supporters, che pure ancora ci sono e sono numerosi, del primo cittadino. Un evento che però si scontrerà politicamente con l’evidenza di quell’urna di cui scrivevamo prima.

Il consiglio comunale discuterà delle dimissioni del sindaco, e sarà quella l’occasione perchè tutti i consiglieri escano allo scoperto. Si potrà vedere chi interverrà e chi non interverrà e attraverso chi interverrà, soprattutto del Pd, la rivendicazione a portare avanti una richiesta di revisione profonda dell’attività amministrativa, pesantemente bocciata dagli elettori, con un ripensamento anche della composizione della giunta.

Intanto, giusto per capire quali sono poi gli obiettivi molto concreti, per non dire altro, di taluni consiglieri, si è sviluppata la richiesta di riunire comunque le riunioni consiliari che, come è noto, garantiscono un gettone di presenza.

Tra i più attivi nel chiederlo Domenico Laurenza e Antonio Golino. Istanza piuttosto ardita, perchè con un sindaco in carica solo per gli affari correnti, il consiglio comunale, al di là della discussione che può organizzare sul fatto politico delle dimissioni, va assolutamente congelato per 20 giorni.

Quindi, purtroppo per Laurenza e Golino, quest’ultimo spalleggiato dal suo capo Biagio Tartaglione, si dovranno attendere quantomeno i venti giorni, sperando che Velardi ritiri il suo proposito.