FOTO E NOMI. 44 INDAGATI E 14 ARRESTATI. L’ordinanza al microscopio: nomi, cognomi ed età dei 20 casertani, la società di noleggio sequestrata e i modelli delle 8 auto finite sotto chiave

8 Marzo 2023 - 11:15

Come piace fare a noi e com’è nello stile delle nostre trattazioni, quando queste prendono le mosse da un’ordinanza, ci teniamo distinti e distanti dagli stucchevoli copia e incolla. Dunque cominciamo a ripartire territorialmente le persone coinvolte. Tra queste si notano delle generalità note alle forze dell’ordine a partire dal noto Ciuccitt, al secolo Michele Di Caprio e dall’ultimo rampollo di casa Lai, entrambi maddalonesi

MADDALONI – Dopo aver pubblicato l’elenco completo dei 44 indagati, selezionando al suo interno quelli delle 14 persone attinte da una misura di custodia cautelare – 13 in carcere ed una donna ai domiciliari -, andiamo ancor meglio a focalizzare le residenze casertane.

Dunque, in cella sono finiti stamattina 3 maddalonesi, cioè tre persone con residenza nel citato Comune, si tratta del 27enne Rosario Mandato. Oltre a lui in carcere sono finiti anche il 40enne Michele Di Caprio, detto “o’ ciuccitt”, soprannome già noto alle forze dell’ordine, e il 36enne Giuseppe Dogali. Ai domiciliari solo una indagata tra i 44: si tratta di Maria Antonietta Ravanni 35 anni anch’essa di Maddaloni. Altri 7 maddalonesi sono indagati ma restano a piede libero, e poi dando un’occhiata più approfondita all’ordinanza di stamattina vedremo di comprendere se questa condizione sia stata già decisa a monte, in sede di inchiesta di applicazione delle misure, inoltrata dai pubblici ministeri della Dda al gip oppure se, come succede sovente, il pm o i pm avevano chiesto per gli altri indagati o per alcuni di loro, l’arresto o l’attivazione di misure cautelari meno afflittive, incontrando però il diniego da parte del gip.

Al di là di questo, gli indagati di Maddaloni sono la 49enne Angela Maria Andrade, di origine brasiliana e dunque parte di una colonia ormai da molti anni insediata a Maddaloni, in un contesto che ha dato a molti di loro la residenza con procedimenti finiti sotto alla lente d’ingrandimento dell’autorità giudiziaria che al suo tempo chiese e ottenne l’arresto anche di funzionari comunali. Indagati a piede libero anche il 38enne Pietro Cerreto, il 35enne Luigi Iovino, l’altra significativa conoscenza delle forze dell’ordine e della Dda, cioè l’ennesimo esponente della famiglia Lai, per anni e anni egemone nella gestione del traffico degli stupefacenti a Maddaloni e che ora mette in campo una sua giovane leva, il neo indagato 23enne Francesco Pio Lai, che se non andiamo errati in un’ordinanza di qualche anno fa, da giovanissimo minorenne già svolgeva qualche compito estorsivo all’ombra di suo padre e di suo zio. Gli ultimi 4 indagati maddalonesi sono il 29enne Benito Mandato junior, Nicoleta Melinte, anch’essa 29enne, di chiara origine rumena, ma residente a Maddaloni. Chiudono l’elenco il 56enne Angelo Sacco e il 36enne Antonio Tedesco. I casertani coinvolti nell’ordinanza sono però, complessivamente 20. Oltre ai dodici maddalonesi, ci sono altri 8 residenti in comuni della nostra provincia. Tutti risultano indagati a piede libero: si tratta del 35enne Antonio Cerullo di Alife, del 50enne Antonio Gammella di Castel Volturno, del 26enne Antonio Pipiciello della frazione di San Marco Trotti, nella parte di questa rientrante nel Comune di Santa Maria A Vico, dal 39enne Marco Sarno di Orta di Atella, dal 43enne Giuseppe Sparaco di San Marco Evangelista, dal 28enne Raffaele Valentino di Marcianise, e infine, dal 37enne Andrea Simonetti e dal 45enne Marco Ricigliano, entrambi residenti a di Piedimonte Matese.

Questa ordinanza oltre a prevedere l’applicazione di 14 misure di custodia cautelare, tra carcere e domiciliari, oltre a rendere pubblici i nomi di altri 30 indagati a piede libero, produce anche provvedimenti di sequestro preventivo ai sensi dell’articolo 321 commi 1 e 2 del codice di procedura penale. La società colpita da questo provvedimento è la Lem Cars Luxury Rent che come si può evincere dalla sua denominazione è un centro di noleggio d’auto. Il giudice ha sequestrato tutte le quote costituenti il suo capitale sociale. In più sono finite per ora sottochiave 8 auto, specificatamente una Opel Agila, una Fiat 500, una Smart Four Four, una VW Golf, una seconda Fiat 500 stavolta nella versione X, un furgone Fiat Ducato, un Audi RS3 sportback e infine, una Jeep intestata a Mario Cipolla, 38enne di Caivano , indagato tra i 44 e colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere.