Zinzi sarà esautorato presto. Ecco chi già fa parte della partita e le possibili conseguenze su De Filippo

31 Marzo 2018 - 00:00

MADDALONI – (g.g.) Si narra, e la cosa viene data come probabile, che dopo Pasqua la premiata ditta Luigi Cesaro detto Giggino a purpetta e Domenico De Siano metteranno mano ai coordinamenti provinciali. Forse ne cambieranno più di uno giusto per dare l’idea che non si tratta di un’operazione ad personam, come se occorressero ancora prove a dimostrazione della micidiale decapitazione a cui è stato sottoposto Gianpiezo Zinzi.

Ovviamente, quando quest’ultimo non sarà più coordinatore non avrà più la titolarità del simbolo che dovrebbe passare a Magliocca, Grimaldi, con Sarro gran sacerdote e sovrintendente.

A dimostrazione dell’aria che tira e di quali sono i modelli ispiratori del polpettismo imperante, il nome su cui Magliocca e Grimaldi starebbero lavorando è quello di un giovincello della politica maddalonese. Uno veramente di primo pelo. Uno della società civile che non ha mai interagito con gli uffici tecnici soprattutto con quello liminosissimo e prestigiosissimo, come dimostrano le ultime inchieste giudiziarie, di Maddaloni.

Il nome è quello dell’ingegnere Nicola Corbo. Su questa idea ci sarebbe una parte di Forza Italia o meglio sarebbe dire del centrodestra: Franco Merola, che dovrebbe aver aderito a Fratelli d’Italia, ma la cosa non è certa, Enrico Pisani e Peppe Magliocca, anche se questo nome che circola ci appare strano perchè ci sembrava vicino storicamente alle posizioni della famiglia Zinzi.

Chiaramente una legittimazione della candidatura di Nicola Corbo come riferimento unico del centrodestra potrebbe rendere più facile e semplice l’approdo del pd nella coalizione di De Filippo, nella quale potrebbe a quel punto entrare una lista zinziana dato che padre e figlio a Maddaloni hanno ancora un significativo radicamento.